venerdì, maggio 27, 2005
Competizione
© Sharps
La competizione e' una cosa dannatamente seria, anche se molto spesso si preferisce declinarla semplicemente in termini di slogan. I fatti di oggi ci offrono un esempio concreto.
I quotidiani riportano che, dopo i trionfali annunci dei giorni scorsi, il "testbed" sul WiFi-Max di Create-Net (vedi il comunicato stampa della Provincia) non si fara' a Trento, come previsto, ma in Piemonte. Naturalmente vengono forniti degli alibi per questo "contrattempo". Ma perche' il Piemonte?
La risposta potrebbe essere www.torinowireless.it. Cos'e' TorinoWireless? Una fondazione. Una fondazione che e' riuscita a riunire i principali attori del territorio, governi locali, universita', centri di ricerca e imprese, in un unico soggetto in grado di coordinare una strategia comune. La formula sembra vincente, o almeno lo e' stata in questo frangente, dove si trattava di candidare il proprio territorio alla sperimentazione del WiFi-Max.
Il Trentino e' troppo impegnato nella competizione interna, scatenata dal disegno di legge 51/XIII, per far fronte alla competizione vera, quella sul piano nazionale ed internazionale. Il Piemonte, con una fondazione di impianto diversa da quella proposta da Salvatori, ha battuto il Trentino.
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3 commenti:
L'idea di una fondazione non come restyling dell'ITC ma come nuovo soggetto che riunisce gli attori della formazione, della ricerca e dello sviluppo non e' nuova. Questo pero' presuppone che il governo locale sieda nella fondazione come soggetto alla pari e non come attore privilegiato. Gli ostacoli in questo caso non sono di natura tecnica ma politica, ovvero della visione che sottende il disegno di legge.
Il problema e' che su questi temi e' difficile avviare un confronto aperto.
L'assessore ha "comprato" il consenso al suo disegno di riforma erogando a destra e a manca i contributi provinciali.
Ben diverso sarebbe riuscire a coinvolgere gli stessi attori nell'investire in una fondazione compartecipata. Una fondazione sul modello di TorinoWireless sarebbe un bel banco di prova per l'assessore: dovrebbe riucire a dimostrare di essere capace di aggregare i soggetti del territorio in vista della competizione che si svolge necessariamente verso l'esterno.
Scusate, state parlando come se l'obiettivo condiviso fosse vincere la sfida della globalizzazione. Mi sembra invece che si tratta di razionalizzare la spesa pubblica. Siete fuori strada..
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