giovedì, dicembre 22, 2005

Dallatorre


© IlTrentino

No comment! (*)


(*) Oggi la Giunta dell'ITC ha approvato il contratto per Alessandro Dalla Torre. Non essendo disponibile in linea alcuna biografia ufficiale non ci resta che rinviarvi al ritratto delineato da QuestoTrentino.

martedì, dicembre 13, 2005

10/10


© Moretap

Dieci spin-off in dieci anni. Anche per chi non simpatizza per la numerologia suona accattivante. Un'occasione ghiotta per celebrare i successi e ribadire che il trasferimento tecnologico auspicato dalla riforma e' gia' da tempo nel DNA dell'ITC (comunicato stampa).

Dellai ha avuto modo di fare un intervento chiaro e pertinente ad uno sparuto gruppo di ricercatori. Probabilmente ha pensato ad una scarsa sensibilita' dei ricercatori al tema dell'innovazione e del trasferimento tecnologico. Qualcuno avra' fatto sapere a Dellai che fino a pochi minuti prima nessuno aveva pensato ad avvisare i ricercatori di questa iniziativa?

Lo facciamo noi. Questo dettaglio non e' riportato dalla stampa.

venerdì, dicembre 02, 2005

Tormentone


© Triotex

La questione della valutazione della ricerca e' destinata a divenire un tormentone, e non solo su questo weblog. Segnaliamo a questo proposito un articolo, a cura di Tullio Jappelli, recentemente pubblicato da Lavoce.info che riporta un'intervista a Franco Cuccurullo, presidente del CIVR (quello nazionale).

E' inutile riproporre qui i contenuti dell'articolo (link), preferiamo invece riassumere alcuni punti critici per il CVR (quello provinciale).

  • Solo se i criteri di valutazione sono definiti e divulgati in anticipo possono divenire strumento di orientamento delle scelte dei ricercatori.

  • Deve essere palese in che modo i risultati della valutazione incidono sui meccanismi di redistribuzione delle risorse future.

  • Il sistema di valutazione non deve avere il carattere della estemporaneita', solo nella iterazione diventa strumento efficace.

  • Le modalita' e i tempi di computo della valutazione devono essere trasparenti, semplici e brevi.
Per ora siamo ancora in attesa che venga costituito il CVR a cinque mesi dall'approvazione della legge 14/2005.

giovedì, novembre 24, 2005

Florida


© PhilH

Richard Florida, che recentemente aveva curato uno studio su Tecnologia Tolleranza e Talento in Trentino, occupa di nuovo la scena della cronaca locale. Segnaliamo un paio di link:

  • L'interrogazione 813/XIII ha ricevuto risposta scritta. Sorprende che l'assessore invece di riferire il testo dello studio disponibile in linea rinvii il consigliere Bondi ad un numero de "Il Trentino".
    [testo della risposta all'interrogazione]

  • Il 28 novembre al MART di Rovereto e' organizzata una conferenza su "Linking creativity and culture for an innovative local development". In tale occasione Richard Florida in videoconferenza presentera' il suo studio.
    [programma dell'evento]
Purtroppo sulla scena manca ancora un attore, il CVR (Comitato di Valutazione della Ricerca), che dovrebbe recepire e tradurre in pratica alcuni spunti innovativi.

lunedì, novembre 21, 2005

Chat


© Kogakure

Martedi 22 novembre il Presidente della PAT, Lorenzo Dellai, ci offre l'opportunita' di rivolgergli una domanda, grazie alla sua disponibilita' in "chat". La domanda potrebbe essere formulata come segue:

La nuova legge di riforma del settore della ricerca le assegna responsabilita' precise per la fase di attuazione (art. 12, comma 1, L.P. 14/2005). A lei spetta provvedere che sia predisposto lo statuto delle fondazioni, premessa alla loro costituzione.

Il Presidente dell'ITC afferma di aver gia' predisposto una bozza per lo statuto della Fondazione Kessler. Perche' non si pronuncia ufficialmente su questa bozza dello statuto? Quanto tempo e' necessario affinche' la Giunta Provinciale si esprima su questa bozza di statuto?

I ricercatori non comprendono perche' da una parte il Presidente ITC sostiene di aver gia' elaborato il testo dello statuto, mentre dall'altra il Presidente della Giunta non lo sottoscriva. Piu' volte si e' annunciato che si intende accelerare i tempi di attuazione della legge 14/2005.

Se siete interessati alla risposta ad una simile domanda non vi resta che consultare la pagina dedicata alla chat (link).

mercoledì, novembre 16, 2005

Comitati


© DaveBushe

Una volta esisteva il CIVR, il Comitato di Indirizzamento e di Valutazione della Ricerca.

Poi la legge n.14/2005 ha introdotto il CTSRI e il CVR, rispettivamente il Comitato Tecnico-Scientifico per la Ricerca e l'Innovazione (art. 23 L.P. 14/2005) e il Comitato di Valutazione della Ricerca (art. 24 L.P. 14/2005).

Ad oggi nessuno di questi organismi e' operativo: il primo perche' decaduto una volta approvata la nuova legge, gli altri due perche' non ancora costituiti a circa quattro mesi dall'approvazione della legge.

La selezione e il finanziamento trasparente di nuovi progetti di ricerca sono quindi ancora bloccati dopo che nel luglio dello scorso anno la Giunta Provinciale aveva deliberato di sospendere ogni nuovo bando (Delibera G.P. n.1588 del 9 luglio 2004).

mercoledì, novembre 09, 2005

Precari


© NaOH

(Riceviamo e volentieri pubblichiamo)

Lunedi 7 novembre nella sede dell'IRST ha avuto luogo una assemblea sindacale (CGIL) rivolta al personale precario. Io, ricercatore precario, ho capito quanto segue.

1. La definizione del contratto collettivo di lavoro per i ricercatori non potra' essere negoziato prima della costituzione della fondazione; la definizione di un contratto collettivo di lavoro senza precedenti in Italia ed Europa richiedera' molto tempo, non certo poche settimane o pochi mesi.

2. I primi contratti di lavoro stipulati dalla fondazione saranno per i dirigenti: contratti "ricchi" ed individuali.

3. Il personale di ricerca verra' temporaneamente dirottato alla Provincia in attesa della definizione del contratto collettivo (per essi all'inizio non si porra' quindi alcuna scelta).

4. Il personale precario restera' precario con l'alibi che la fondazione preferira' aspettare il contratto collettivo di lavoro prima di acquisire in modo strutturato propri ricercatori.

Morale. Una riforma concepita per dare risposte al precariato della ricerca (almeno cosi' si e' piu' volte argomentato in modo demagogico) diventera' operativa senza dare una risposta a noi precari.

lunedì, novembre 07, 2005

Warning


© AllAnimal

(Riceviamo e volentieri pubblichiamo)

Vorrei segnalare all'attenzione dell'assessore competente (programmazione, ricerca e innovazione) la particolare congiuntura che si prospetta per il 2006.

A livello europeo conclusione del VI programma quadro della ricerca e incertezza dell'avvio del VII programma quadro. Esiste il serio rischio che il prossimo anno non vi saranno bandi per finanziare la ricerca.

A livello nazionale si prospetta un anno di elezioni. E' noto che le agenzie nazionali sono condizionate dall'incertezza dell'avvicendamento politico.

A livello locale abbiamo maturato ormai due anni di sospensione del finanziamento dell'attivita' di ricerca a progetto. Non esiste nessuna indicazione certa sulla prospettiva di tale fonte di finanziamento per il 2006.

Lo scenario che si prospetta alle costituende fondazioni e' tutto in salita.

giovedì, novembre 03, 2005

Dissonanza


© DotPolka

(Riceviamo e volentieri pubblichiamo)

La lettura della rassegna stampa degli ultimi giorni crea qualche disorientamento. I principali attori della politica e del sistema della ricerca si esprimono in modo discorde rispetto alla missione delle fondazioni nonostante ciascuno accrediti le proprie posizioni in linea con il Presidente della Provincia.

L'assessore Dalmaso, rispondendo ad una interrogazione (745/XIII), ribadisce che livello occupazionale e investimenti in ricerca debbano essere due variabili dipendenti.
L'assessore Salvatori, intervenendo al forum sulla ricerca trentina (Sole24ore 02.11.2005), ricorda che la riforma e' stata operata perche' i risultati sul piano economico degli investimenti in ricerca erano insoddisfacenti.

Il presidente ITC, rivolgendosi ai dipendenti (comunicato stampa ITC.), traccia le linee dello statuto della nuova fondazione: continuita' con la missione culturale dell'ITC e maggiore spazio e potenziamento alle discipline umanistiche.

Non resta che aspettare l'atto costitutivo delle fondazioni che la legge 14/2005 attribuisce al Presidente della Provincia.

giovedì, ottobre 27, 2005

Contratto


© Graeme Smith

Lunedi 24 ottobre nella sede dell'ITC ha avuto luogo un convegno su "Regole e incentivi per il sistema della ricerca pubblica: modelli di riferimento ed esperienza trentina". Il convegno a cura dell'ISEC, presentava i risultati di due ricerche: una sulla proprieta' intellettuale nella ricerca scientifica, a cura di Roberto Caso, l'altra sul rapporto di lavoro dei ricercatori pubblici in Europa, a cura di Matteo Borzaga.

Lo studio di Matteo Borzaga ha fornito un'interessante indicazione. In Germania, istituzioni quali il Max Planck Institute e il Fraunhofer, sebbene soggetti di diritto privato, gestiscono il rapporto di lavoro dei dipendenti mediante un contratto collettivo di lavoro pubblico. Questa scelta e' stata effettuata per la pressione della politica, in quanto sebbene i soggetti siano privati il loro finanziamento e' pubblico.

E in Trentino? Lo scenario non e' ancora definito. La politica non ha contribuito a definire chiaramente le responsabilita'. Si prospetta una situazione in cui la politica rivendichera' il ruolo di garanzia per assumersi le scelte "popolari" e rimandera' all'autonomia della fondazione le scelte "impopolari".

venerdì, ottobre 21, 2005

Uno


© TenSafeFrogs

Grazie a Federico Marcello, Nicola Bertoldi, Mauro Cettolo, Roldano Cattoni, Boxing Chen, Deepa Gupta, Laurens Van der Werff l'ITC/irst ottiene la posizione numero uno nella competizione per la traduzione automatica di un testo dal cinese e dal giapponese.

Repubblica.it dedica una pagina della sua sezione Scienza&Tecnologia a questo lusinghiero risultato.

Per i dettagli tecnici IWSLT-2005.

giovedì, ottobre 20, 2005

Interrogazione 813/XIII


© CanonFodder

Ieri e' stata presentata dal consigliere Mauro Bondi una interrogazione al Presidente della Provincia e all'Assessore competente dal titolo "Perche' siamo messi male nell'hit parade della ricerca?". L'interrogazione fa riferimento ad uno studio di R.Florida che vede il Trentino nella 69-esima posizione nella classifica dell'innovazione nonostante la nostra provincia sia quinta per numero di ricercatori.

Tralasciando la premessa gli interrogativi sono i seguenti:

  • avere maggiori informazioni circa il lavoro del sig. Richard Florida e in particolare dove sia possibile leggere e analizzare le ricerche di questo studioso;
  • conoscere la posizione, relativamente alle due classifiche riportate nell’articolo sopra citato, di tutte e 103 le province italiane;
  • sapere se, al di la della citazione, condivide l’analisi e la classifica redatta dal sig. Florida;
  • sapere se i vertici degli istituti di ricerca del trentino sono a conoscenza del lavoro del sig. Florida e se ne condividono l’analisi e la relativa classifica finale.

Il testo completo e' disponibile sul sito della provincia. Scadenza entro cui deve essere fornita risposta scritta: 18 novembre 2005.

martedì, ottobre 18, 2005

Free Software


© deVos

(Riceviamo e volentieri pubblichiamo)

Giovedi 13 ottobre e' stato dedicato dalla seconda commissione alle audizioni sul disegno di legge n.52/XIII relativo alle norme in materia di pluralismo informatico e d’incentivazione della diffusione del software libero nella Provincia autonoma di Trento.

Nonostante i quotidiani non abbiano dato risalto alla vicenda, grazie al servizio di news del consiglio veniamo a conoscere che l'IRST ha una posizione in merito al software libero. Il direttore ha sottolineato l'importanza dell'adozione del software libero ed addirittura il potenziamento di una commissione di tecnici per la stesura di linee guida.

L'esperienza quotidiana in IRST e' di segno opposto. La gestione del sistema informativo dell'istituto privilegia le soluzioni targate Microsoft. Allo stesso tempo non esiste alcuna direttiva tesa a promuovere l'adozione del software libero all'interno dell'istituto.

Forse si potrebbe riuassumere questa contraddizione con l'adagio popolare: "predicare bene e razzolare male".

mercoledì, ottobre 12, 2005

Sessantanove


© Graeme Smith

Per i matematici e' un numero difettivo, per i chimici e' il numero atomico del tulio, per gli informatici e' la porta raccomandata per il protocollo TFTP, per la PAT e' il numero che il Trentino occupa nella classifica dell'innovazione tecnologica.

L'assessore aveva indicato questo numero come motivazione alla legge di riordino del comparto ricerca. Sull'ultimo numero di Tretino Industriale viene nuovamente ripreso per indicare la mediocrita' del sistema ricerca del Trentino. Quindi se oggi il Trentino occupa il 69-esimo posto, grazie all'ente funzionale ITC, domani naturalmente tutti auspicano che si arrivera' ad occupare una posizione migliore grazie alla fondazione Bruno Kessler.

A questo fine sarebbe utile conoscere quali indicatori contribuiscono alla misura della capacita' innovativa di un territorio.

Interrogato l'ufficio stampa della PAT, divulgatore di questa classifica, ha ammesso di non essere in grado di fornire il riferimento allo studio che ha assegnato il 69 al Trentino.

Un esempio di cattivo giornalismo o un esempio di cattiva politica della ricerca? ... o entrambi?

venerdì, settembre 30, 2005

Sottovalutazione


© Motoyen

La settimana si e' aperta con il roboante annuncio del nuovo centro GeorgiaTech. Una iniziativa che va ad aggiungersi a quella del Centro Microsoft, del Centro del Fraunhofer, del Centro Italo-Indiano, del Centro ... Tutte iniziative che hanno per comune denominatore la regia dell'Universita' di Trento.

In ITC prevale un atteggiamento di disincanto che tende a sottolineare l'effetto annuncio e la promessa di risultati che per ora restano solo sulla carta. Sul piano dell'autofinanziamento e della produzione scientifica l'IRST resta infatti il primo centro di ricerca in Trentino.

E' un dato oggettivo pero' che la fiducia degli investitori, PAT in primis, e' indirizzata principalmente verso questi nuovi centri e nello stesso tempo la fiducia nell'ITC e' in calo. Il bilancio 2006 e' improntato infatti per il secondo anno consecutivo ad una riduzione del personale.

Nessuno in ITC sembra porsi la questione del venir meno della fiducia del proprio investitore di maggioranza. Nonostante la recente riforma prevale un atteggiamento da ente funzionale: un istituto pubblico non puo' fallire per definizione.

martedì, settembre 27, 2005

Interrogazione 745/XIII


© NicoKaiser

In passato il tormentone per l'ITC era "a cosa serve questo ente funzionale?" La fondazione non e' ancora operativa e gia' si prefigura il nuovo tormentone "la ricerca e' in grado di produrre occupazione?"

Esemplificativa e' la recente interrogazione 745/XIII presentata da Alleanza Nazionale.

I dati relativi alla Cassa integrazione in provincia di Trento per il primo semestre dell’anno in corso, soprattutto se confrontati con quelli del corrispondente periodo del 2004 e quelli della vicina realtà di Bolzano, impongono, per la loro oggettiva gravità, un momento di seria riflessione.

Il dott. Giuseppe Giuffrida, direttore della sede Inps di Trento, si esprime in modo inequivocabile denunciando lo stato di crisi dell’industria locale e la sua analisi trova piena conferma nelle parole del presidente del Comitato provinciale che aggiunge come l’unica possibilità per recuperare posti di lavoro passi attraverso gli investimenti nella ricerca e nell’innovazione.

Lo stesso concetto viene ripreso anche dalla parte privata e sottolineato in particolare in una specifica intervista del “decano” degli imprenditori trentini Mario Marangoni.

Alla luce di un quadro di questo genere il sottoscritto consigliere di Alleanza Nazionale interroga il Presidente della Provincia per sapere:
  • quali siano le ragioni che hanno determinato un quadro di questo genere, molto diverso peraltro anche rispetto alla vicina provincia di Bolzano;
  • perché gli ingenti investimenti del passato proprio nel settore della ricerca non abbiano prodotto alcun ritorno di tipo occupazionale;
  • quali siano le reali prospettive per il futuro e soprattutto le strategie poste in essere dalla Provincia su questo fronte;
consigliere Cristiano de Eccher

Sebbene in modo non sufficientemente esplicito l'interrogazione distingue fra valutazione della ricerca e valutazione delle politiche della ricerca. Purtroppo la recente legge sul riordino del sistema della ricerca ha posto l'enfasi sul controllo della fondazione ma ha abilmente eluso il problema della valutazione della politica della ricerca (vedi riferimento precedente).

Come da regolamento l'interrogazione avra' una risposta scritta, per sua natura contingente ed estemporanea. Il problema invece di una valutazione a regime della politica della ricerca, dell'innovazione e dello sviluppo rimane aperto.

lunedì, settembre 26, 2005

Desiderata (I)


© Further

(Riceviamo e volentieri pubblichiamo)

A breve il presidente ITC incontrera' il personale per presentare la bozza dello statuto elaborato da una commissione di esperti. Non siamo cosi' ingenui da credere che sara' possibile incidere sul testo finale dello statuto, ma dovendo formulare un suggerimento, chiederei la possibilita' per i ricercatori di esprimersi sulla scelta del direttore.

Cosi' come avviene per i giornali dove la proprieta' nomina il direttore ma la redazione puo' esprimersi su tale scelta, allo stesso modo dovrebbe avvenire per la fondazione. Non si chiede come per l'universita' di arrivare ad eleggere il proprio direttore ma almeno misurare il suo grado di autorita'.

Il problema e' che nella societa' italiana, e in quella trentina, la professione di ricercatore gode meno prestigio di quella di giornalista. Nell'ente prima e nella fondazione poi, la ricerca e' destinata a rimanere un lavoro "subordinato".

venerdì, settembre 23, 2005

Contrazione


© Panoramatic

(Riceviamo e volentieri pubblichiamo)

E' ormai evidente l'intenzione di ridurre l'IRST a dimensioni piu' contenute. Due anni di blocco del Fondo Unico hanno contribuito a creare le premesse per questa operazione di "sfoltimento" dei ricercatori. Il nuovo bilancio 2006 sara' l'occasione per operare fattivamente questa riduzione.

E' meno chiaro invece cosa succedera' una volta che la Provincia riprendera' a finanziare la ricerca non solo in termini di edilizia ma in termini di forza lavoro, ovvero reclutamento di nuovi ricercatori. E' facile intuire una nuova fase di crescita dell'istituto.

Lo smarrimento fra i ricercatori non nasce dalla prospettiva di essere "scaricati" dall'istituto (sono abituati al meccanismo della competizione) ma dalla completa assenza di un criterio di razionalita' che guidi la selezione. Sembra mancare un criterio di merito, premessa necessaria a qualsiasi processo di valutazione.

Il fatto che l'istituto in passato non abbia mai saputo formulare in modo chiaro e palese i suoi obiettivi non aiuta. Anche in questo frangente infatti non e' chiaro quale siano gli obiettivi che dovranno guidare l'attivita' dei ricercatori. L'unica linea guida sembra essere" "state buoni se potete".

martedì, settembre 20, 2005

Programmazione


© AntonOlsen

L'assessore ha voluto introdurre un principio di razionalita' nella gestione dei fondi per la ricerca subordinando il finanziamento dei progetti alla formulazione di una programmazione pluriennale. Principio condivisibile.

Il programma pluriennale della ricerca deve essere formulato dall'assessore competente (art.18, comma 1, L.P. 14 del 2005). A distanza di quasi due anni tale programma non e' ancora disponibile nonostante fosse uno strumento gia' previsto dalla L.P. 4 del 1996.

I finanziamenti dei progetti di ricerca sono quindi congelati a data da destinarsi, ovvero fino alla approvazione del programma pluriennale della ricerca.

Non e' stato definito nessun termine entro il quale sara' deliberato il programma pluriennale della ricerca. La legge recentemente approvata sancisce comunque che tale piano decade con il termine della legislatura.

lunedì, settembre 19, 2005

Nomine


© Latitude13

La notizia comparsa oggi sull'Adige non merita piu' di poche righe in un trafiletto: Alessandro Dalla Torre sara' uno dei dirigenti della Fondazione Bruno Kessler.

Dov'e' la notizia? Forse il suo ruolo di segretario particolare del presidente Dellai? Nulla di tutto questo. La vera notizia e' che la sua nomina e' stata annunciata a prescindere dal suo ruolo, a quello si provvedera' in seguito.

Il modello delle nomine della fondazione Bruno Kessler sembra quindi ispirato ad una razionalita' retrospettiva: prima si individuano i candidati, poi si attribuiscono loro dei ruoli.

mercoledì, settembre 14, 2005

Fondi


© Flagondry

All'inizio del millennio il governo Dellai istitui' il Fondo Unico per i progetti di ricerca. Due furono i principali benefici: da una parte un meccanismo di trasparenza del finanziamento della ricerca, dall'altra il vincolo ad utilizzare tali finanziamenti per nuovi (giovani) ricercatori.

Da due anni a questa parte sia i finanziamenti per il Fondo Unico dei progetti, sia quelli per le borse post-dottorato non sono stati erogati. Il risultato netto e' il seguente: minore trasparenza sulla destinazione dei fondi per la ricerca e minori opportunita' per i giovani ricercatori.

giovedì, settembre 01, 2005

Brevetti


© AlanUK

(Riceviamo e volentieri pubblichiamo)

Riconosco che sono un giovane ricercatore privo ancora dell'esperienza di come "funziona" la ricerca e l'innovazione. Tuttavia vorrei condividere con voi una domanda cui non trovo risposta.

Recentemente, l'Unione Europea si e' pronunciata contro i brevetti software (personalmente lo considero un evento significativo). Nello stesso periodo la riforma del sistema della ricerca in Trentino ha sottolineato l'importanza dei brevetti come motore dell'innovazione.

Come si conciliano le due cose? Si puo' ignorare lo scenario europeo che "declassa" il software al solo copyright? Quali modelli sono perseguibili per la capitalizzazione del sapere alternativi a quello del brevetto?

Non ho trovato traccia di alcuna discussione su questi temi.

P.S. Se mi fossi perso qualche contributo importante vi invito a segnalarmelo.

venerdì, agosto 19, 2005

Demagogia


© Jidnet

Ipotesi A. La missione della fondazione Bruno Kessler e' la ricerca. Istituti scientifici e istituti umanistici potrebbero essere quindi governati con lo stesso strumento, la fondazione, per il loro comune obiettivo culturale. Ma in questo caso sembrerebbe velleitario, o perlomeno poco plausibile, includere anche finalita' di innovazione e sviluppo tecnologico.

Ipotesi B. La missione della fondazione Bruno Kessler e' l'innovazione e lo sviluppo tecnologico. In questo caso interpretare lo strumento della fondazione per disegnare un'azione strategica che spazia dalle scienze religiose alla nanotecnologia sembra una sfida impossibile.

L'esperienza sembra non avere insegnato nulla nonostante la palese difficolta' per l'ITC in anni recenti a concepire un disegno strategico. La fondazione sembra riproporre pero' questo modello: un unico soggetto per obiettivi eterogenei.

La riforma ha perso un'occasione per fare chiarezza. Resta aperta la sfida di gestire in modo efficace due realta', quella umanistica e quella scientifico/tecnologica, cosi' diametralmente opposte sia per il numero che per la loro natura.

P.S. Evocare il principio della interdisciplinarieta' rischia, come in passato, di degradare a figura retorica un concetto molto serio.

martedì, agosto 09, 2005

Parolari


© Xb3

Segnaliamo, per chi se lo fosse perso, l'intervento del consigliere Giuseppe Parolari su il Trentino di domenica 7 agosto: "le ragioni vere della riforma sulla ricerca".

L'articolo e' divertente e permette di svelare alcuni retroscena della riforma, come l'aneddoto della mancata concessione di una missione a Parolari che egli stesso pone come motivazione alla base della scelta della fondazione (?). Il divertimento pero' si mischia ad una nota di inquietudine nell'apprendere il modello di ricerca e sviluppo che sottende il pensiero e l'azione di Parolari.

Riassumiamo brevemente cosa non condividiamo della riflessione di Parolari:
  • i risultati della ricerca sono sempre legati ad un team
    l'accorato intervento di Parolari lascia trasparire un tipico luogo comune della cultura italiana che davanti alla complessita' di una organizzazione di ricerca preferisce indulgere verso l'oleografia del ricercatore solipsista; nel resto del mondo il ricercatore e' una professione e non una vocazione;
  • la semplificazione non aiuta a governare la complessita'
    il pensiero di Parolari e' lineare: la comunita' locale finanzia la ricerca, la ricerca produce innovazione, l'innovazione innesca sviluppo, lo sviluppo arricchisce la comunita' locale; questo modello di pensiero riduce la sfida dell'innovazione ad un problema di regia che infatti la legge attribuisce alla Provincia; il risultato netto e' la creazione di un nuovo soggetto funzionale alla regia della Provincia invece che un soggetto autonomo e pienamente responsabile; nessuno al mondo crede di poter gestire in modo lineare la filiera della ricerca e dello sviluppo;
  • disallineamento fra dichiarazione di intenti e norma legislativa
    il consigliere auspica una piena autonomia e responsabilizzazione dei ricercatori dimenticando di aver appena approvato una legge che toglie anche solo la discrezionalita' di organizzare l'attivita' per laboratori piuttosto che per progetti, auspica una sburocratizzazione della ricerca ma vincola ogni sua scelta al controllo e al benestare della Provincia; esiste uno scollamento tra la visione di Parolari e il testo di legge da lui stesso approvato in aula;
  • l'incertezza delle regole del gioco
    infine il capitolo della valutazione; il consigliere da una parte denigra il criterio delle pubblicazioni che la comunita' scientifica internazionale (non l'IRST) si e' data come metodo per la verifica dei risultati, dall'altra dimentica che la Provincia ha sempre confermato i dirigenti alla guida dell'ITC; uno dei maggiori motivi di disagio per i ricercatori e' la mancanza di un quadro di riferimento certo per la valutazione della loro attivita'; in mancanza di indicazioni chiare dalla Provincia i ricercatori hanno deciso di adottare quello della comunita' scientifica internazionale, quella con cui quotidianamente competono;
Questa la nostra replica a Parolari. Restiamo in attesa di vedere se altri, dotati di titolo e ruolo, si sentiranno in dovere di controbattere alle parole di Parolari. In caso contrario e' lecito assumere il silenzio assenso.

mercoledì, agosto 03, 2005

Desiderata


© KlemLulu

Il presidente dell'ITC, in occasione della pausa estiva, ha annunciato per l'autunno una stagione di grande fermento propositivo in vista della dismissione dell'ente.

Raccogliamo questo invito e sollecitiamo i ricercatori a non arrivare impreparati all'appuntamento di settembre. Fin d'ora invitiamo ad inviare a trasparenze@gmail.com indicazioni propositive per il futuro assetto statutario e organizzativo.

Ne potrebbe uscire una sorta di catalogo dei desiderata dei ricercatori. Siamo consapevoli che "chiedere" non significa "ottenere", ma e' sicuramente un primo passo.

Attendiamo i vostri contributi.

martedì, agosto 02, 2005

Saggezza


© LAdige

Il Dalai Lama in visita a Trento prende visione della nuova legge sul riordino del sistema della ricerca e dell'innovazione:

Ho capito che questo e' un posto dove tutto avviene molto lentamente.

Oceano di Saggezza.

venerdì, luglio 29, 2005

Storia


© Lecasio

La storia, e' noto, e' scritta dai vincitori. La nuova legge di riordino del sistema della ricerca e' quindi presentata sui quotidiani come una grande riforma. Una riforma scaturita da un consenso unanime (ricordiamo che l'opposizione non ha votato contro). Una riforma capace di avviare il motore dell'innovazione inteso come produzione di nuova occupazione e maggiore benessere. Una riforma che finalmente marginalizza la frangia dei ricercatori sindacalizzati e valorizza l'eccellenza dei giovani. Una riforma che risolve il problema dell'anello mancante fra mondo della ricerca e mondo della produzione, fra Universita' e aziende. Non resta che pazientare e dare il tempo a questa legge di maturare i suoi frutti.

C'e' poi un'altra storia, quella con la "s" minuscola, raccontata dai testimoni che non si legge sui quotidiani. Una storia che potrebbe essere riassunta brevemente per punti:

  • Una riforma che non ha saputo articolare nessun dibattito in aula, fatta eccezione per il soliloquio del consigliere Bondi. Una unita' di intenti e di pensiero talmente omologata da essere sospetta.
  • Una riforma approvata esibendo un decisionismo ed una volonta' politica inversamente proporzionale al potere elettorale dei destinatari della legge. Ricerca e innovazione come alibi per un governo che, nonostante una forte maggioranza in consiglio, non aveva ancora saputo promuovere una riforma.
  • Una riforma che negli obiettivi si propone di colmare la distanza fra ricerca e innovazione ma che ha visto tra i grandi assenti proprio l'Universita' e il mondo delle imprese. Il loro silenzio durante l'iter del ddl 51/XIII basterebbe da solo a mettere in discussione ogni aspettativa di successo del nuovo ordinamento.
  • Una riforma che promuove la Provincia, e quindi il governo pubblico, nel ruolo di regista e non di arbitro della sfida della ricerca e dell'innovazione. La presunta efficienza dell'assetto privatistico della fondazione sara' quindi vanificato da una regia che resta pubblica, sia nei tempi sia nelle sue dinamiche.
  • Una riforma approvata sulla base di figure retoriche quali innovazione, eccellenza, sviluppo, efficienza. Nessun consigliere ha sollevato il problema di quale semantica condivisa attribuire a queste categorie(*). Vengono a mancare quindi le premesse per valutare se questa legge sara' efficace.
A ciascuno scegliere la storia in cui credere.

(*) La politica non ha definito quale modello di ricerca, innovazione e sviluppo intende promuovere in Trentino: incrementare il numero di nuove aziende ad alto contenuto tecnologico? oppure potenziare la crescita delle aziende esistenti? capitalizzare la conoscenza mediante brevetti? o capitalizzare la conoscenza mediante la valorizzazione delle persone? ... la risposta a queste domande e' premessa fondamentale per decidere quali indicatori adottare per misurare i risultati della riforma. Senza questa chiarezza, un assessore trovera' sempre una statistica rispetto alla quale il Trentino e' nella 69-esima posizione.

giovedì, luglio 28, 2005

Commento


© OoohCaro

(Riceviamo e volentieri pubblichiamo)

[...] La legge riforma la disciplina provinciale in materia di ricerca e innovazione, con particolare attenzione ai settori tecnologici e produttivi ritenuti più competitivi per lo sviluppo del sistema economico locale. Un tema criptico, per le implicazioni di carattere giuridico ma anche per scelta di un decisore politico poco incline a sollecitare la conoscenza e la partecipazione della collettività su questioni che pure investono il futuro socio-economico del nostro territorio e al quale sono destinate cospicue risorse pubbliche. [...]

a cura del gruppo consiliare di Rifondazione Comunista
(il testo completo dell'intervento puo' essere richiesto per email)

mercoledì, luglio 27, 2005

Fatto!

Oggi alle 00:59 di mercoledi 27 luglio 2005 il consiglio ha approvato il disegno di legge n.51/XIII.

Vorremmo invitare i ricercatori che nei prossimi anni avranno difficolta' ad interpretare il nuovo assetto del sistema della ricerca, a ricordare queste facce. Prendete nota dei loro nomi. Loro saranno i vostri interlocutori, i depositari dello spirito autentico di questa legge.

  Lorenzo Dellai, Civica margherita

  Adelino Amistadi, Civica Margherita

  Paolo Barbacovi, Sinistra Democratica

  Enzo Bassetti, Leali al Trentino

  Roberto Bombarda, Verdi

  Giorgio Casagranda, Civica Margherita

  Margherita Cogo, Sinistra Democratica

  Marco Depaoli, Civica Margherita

  Guido Ghirardini, Civica Margherita

  Giovan Battista Lenzi, Civica Margherita

  Giorgio Lunelli, Civica Margherita

  Mario Magnani, Civica Margherita

  Sergio Muraro, Casa dei Trentini

  Tiziano Odorizzi, Civica Margherita

  Dario Pallaoro, Gruppo Misto

  Giuseppe Parolari, Sinistra Democratica

  Sandro Turella, Civica Margherita

  Giorgio Vigano', Civica Margherita

  Giuseppe Zorzi, Civica Margherita

Non dimenticate di inserire questa pagina tra i vostri bookmark.

giovedì, luglio 07, 2005

Intermezzo


© AmbitiousWench

Dopo l'approvazione del disegno di legge 51/XIII in V commissione immaginiamo scendera' una cortina di silenzio fino alla discussione in aula prevista per il 19 luglio. Unico intermezzo un incontro con le segreterie provinciali delle organizzazioni sindacali fissato per il 15 luglio.

mercoledì, luglio 06, 2005

Fondazioni


© Forresto

In attesa di conoscere le sorti delle Fondazioni Trentine, per le quali nessuno e' in grado di prevederne gli sviluppi, non resta che guardare alle vicende della Fondazione IIT (Istituto Italiano di Tecnologia). Sebbene le premesse siano molto diverse crediamo vi possano essere forti analogie nella difficolta' a rendere operativi i disegni legislativi. Segnaliamo un intervento interessante su lavoce.info.

martedì, luglio 05, 2005

Razionalita'


© DogByte

(Riceviamo e volentieri pubblichiamo)

Il pensiero razionale non sembra guidare il percorso della riforma del settore della ricerca. L'incontro con i ricercatori dell'ITC, lo scorso lunedi 27 maggio, e' stato esemplificativo: nessuna risposta puntuale alle questioni di merito.
Dellai ha rifiutato un confronto sul piano delle argomentazioni razionali per affidarsi alle figure retoriche di "fiducia", "ottimismo", "coraggio", "sfida", "rilancio", ... Nessuna assunzione di responsabilita'. Ancora una volta esemplare l'ammissione che i tempi sono stati troppo lunghi ma al tempo stesso il rifiuto di assumere tale responsabilita' (ma chi e' responsabile di quasi due anni di stallo della ricerca in Trentino?). Con queste premesse immaginiamo che nessuno avra' il coraggio di assumersi le responsabilita' dei risultati di questa riforma.

ricercatore deluso