mercoledì, giugno 01, 2005

Dimissioni


© JoaoBambu

(Riceviamo e volentieri pubblichiamo)

Sono 61 i docenti dell’Istituto di San Michele che hanno sottoscritto un documento in cui dichiarano la loro motivata e assoluta contrarietà alla proposta di privatizzazione dell’Istituto agrario tra i più antichi e prestigiosi d’europa. Non so se il loro appello, dopo quello dei ricercatori dell’ITC e delle associazioni agricole, sarà ascoltato e tenuto in debito conto. Per ora l’assessore Salvatori si è limitato, dopo un anno dalla presentazione del disegno di legge sulla soppressione di ITC e IASMA, a poche modifiche e di assoluto dettaglio.

Speravo che in Commissione oggi tale appello potesse essere valutato con la dovuta attenzione ma ci si è limitati a prevedere un incontro con gli insegnanti durante uno dei prossimi consigli provinciali.
In un anno non vi è stata una sola parola in favore del disegno di legge in questione. Chi ha parlato lo ha fatto per esprimere le proprie ragioni di contrarietà ma dalla Giunta è pervenuto solo un rigoroso silenzio con qualche segnale di insofferenza in più di una occasione.

In commissione legislativa sono stato nominato per conto della maggioranza, una maggioranza sorda ad ogni ragionevole richiesta di una vera riforma del settore. Una maggioranza preoccupata unicamente di dimostrare l’isolamento politico del sottoscritto tanto da non accorgersi che vi è un mondo di centinaia di lavoratori qualificati ben disposto a riformare il sistema della ricerca e innovazione ma altrettanto convinto che la legge presentata dalla Giunta sia la risposta sbagliata ad un’esigenza giusta.

Non volendo sostenere le ragioni della maggioranza in commissione ho rassegnato le mie dimissioni al fine di consentire alla maggioranza di nominare un altro consigliere e al sottoscritto di proseguire più liberamente la propria azione politica.

Da oggi fino alla discussione in Consiglio lavorerò, con la forza degli argomenti non avendo quella politica, per convincere il Presidente Dellai che sopprimere ITC e Istituto di San Michele per far nascere due fondazioni private è un grave errore per la nostra autonomia, per la nostra storia ma soprattutto per il mondo della ricerca e della imprenditoria da un lato e degli agricoltori con la loro scuola dall’altro.

Mauro Bondi

10 commenti:

Anonimo ha detto...

E' l'emotività che rischia di prenderci, ma non sarebbe meglio che le dimissioni fosse costretto a darle Salvatori che ancora non è riuscito a spiegare a nessuno (tolto Dellai che però non è stato generoso nel trasmettere tale competenza) e in nessuna occasione, qual'è il miglioramento anche minimo che il sistema avrebbe dalla scatola (vuota) della fondazione

Anonimo ha detto...

Dimessosi l'unico oppositore (che in commissione aveva il suo peso mentre in consiglio vale 1/35) credo proprio che a luglio avremo la nuova legge. Emendamenti ce ne saranno ancora parecchi (per turare le falle) ma le fondazioni finte private sono sempre più realtà...

Anonimo ha detto...

Alessandro ha ragione sul peso in commissione ma probabilmente era un peso oramai effimero perchè poi il ddl andava in aula comunque, anche se non approvato.
A distanza di un anno il DDl in commissione sarebbe stato votato e probabilmente Bondi ha rassegnato le dimissioni proprio con la speranza di rafforzare un peso politico che oggi in commissione non ha più, ma fuori forse si può ancora trovare. San Michele insegna.
Le decisioni finali infatti le prenderà il Consiglio e mancano ancora due mesi per poter liberamente lavorare per far conoscere le nostre ragioni agli altri consiglieri di maggioranza.
Il lavoro in commissione era oramai finito, quello vero, per noi, e per Bondi se continuerà, inizia ora.

Anonimo ha detto...

Mi sembra che come ricercatori abbiamo fatto veramente poco per sensibilizzare i consiglieri della XIII legislatura. Non si riesce a lanciare un'iniziativa di sensibilizzazione mirata ai consiglieri?

Anonimo ha detto...

Sul giornale l'Adige di oggi, Dellai afferma che è conscio dei rischi legati alla trasformazione in fondazioni di ITC e Iasma. Afferma inoltre che vanno affrontati con coraggio. Peccato però che i rischi siano da lui voluti ma affrontati poi dai ricercatori. Troppo facile. Come per quegli imprenditori che privatizzano i profitti e collettivizzano le perdite. Caro Dellai è tempo e ora che ognuno affronti i rischi delle situazioni che crea. In quanto al resto non è Bondi da convincere che il ddl va bene ma il mondo della ricerca. Non è un problema tra politici che va risolto ma un problema della ricerca e dei soggetti che la fanno.

Anonimo ha detto...

per il battesimo c'è lo sbattezzo; per il matrimonio il divorzio; per questo, centro sinistra, per questo Dellai, che ha scelto Salvatori, e per questi Ds dopo l'intervista di Bressanini, che non è ancora contento di tutti i rospi che ha ingoiato, ci sarà da attendere la fine della legislatura. che pena ragazzi !!!!

Anonimo ha detto...

Che pena per questo Bondi che si agita tanto per un pugno di voti per andare a Roma

Anonimo ha detto...

che pena per questo anonimo che non ha il coraggio di firmarsi.

Anonimo ha detto...

Ma quelle di Dellai e ANdreolli saranno parole sincere? Sono veramente disposti a rivedere la legge nei suoi aspetti essenziali?
Vedremo se alle parole seguiranno i fatti.
Resta fermo il nostro proposito di mantenere un forte stato di attenzione e di sensibilizzazione dei consiglieri che dovranno occuparsi di ricerca in trentino. SPeriamo siano alla altezza.

Anonimo ha detto...

La mia impressione e' che a parte Bondi e pochi altri non sia stato fatto molto per tenere alta l'attenzione sulla riforma. Da parte dei ricercatori per esempio, se si esclude l'intervento del sindacato, non ci sono state molte iniziative. Potranno cambiare le cose in questo ultimo mese? Speriamo.