mercoledì, giugno 22, 2005

Raccomandazioni


© Jessiqua

(Riceviamo e volentieri pubblichiamo)

Lunedi' 27 giugno il presidente Zanotti ha indetto, su sollecitazioni delle rappresentanze sindacali, un'assemblea del personale dell'ITC. Argomento: politica del personale. Autorevoli ospiti: il presidente della provincia Dellai e l'assessore Salvatori. E' sicuramente una ottima occasione di confronto e di chiarimento, la prima in tanto (troppo) tempo.

Tra i punti caldi c'e' sicuramente il futuro di tutti i ricercatori che lavorano in ITC come "atipici" (dipendenti a tempo determinato, consulenti, borsisti) che sono ormai la maggioranza dei ricercatori ITC ed il cui lavoro e' fondamentale per il raggiungimento dei risultati scientifici che vengono riconosciuti internazionalmente al nostro istituto.

Che prospettive dare a queste persone? A questo proposito riporto un passaggio dalla "Raccomandazione della Commissione dalla Comunita' Europea riguardante la Carta Europea dei Ricercatori e il Codice di Condotta per l’Assunzione dei Ricercatori":

I datori di lavoro e/o i finanziatori dovrebbero garantire che le prestazioni dei ricercatori non risentano dell'instabilità dei contratti di lavoro e dovrebbero pertanto impegnarsi nella misura del possibile a migliorare la stabilità delle condizioni di lavoro dei ricercatori, attuando e rispettando le condizioni stabilite nella direttiva 199/70/CE del Consiglio.

La raccomandazione europea e' citata negli emendamenti recentemente introdotti al disegno di legge Salvatori quale fonte ispiratrice per la definizione del contratto di lavoro dei ricercatori delle possibili future fondazioni. Ci sono pero' fondati motivi per dubitare che, senza la definizione di strumenti appropriati per la realizzazione concreta del principio, un semplice cambiamento di stato giuridico dell'istituto possa magicamente cambiare in meglio le condizioni lavorative degli "atipici" ITC.

Quindi, indipendentemente dal futuro stato giuridico dell'ITC la domanda a Dellai, Salvatori e Zanatti e' duplice: intendono recepire la raccomandazione europea ripetto alla stabilita' delle condizioni lavorative dei ricercatori? come intendono implementare concretamente la raccomandazione?

La speranza e' di ottenere delle risposte che diradino le fitte nebbie dell'incertezza e della sfiducia che circondano il progetto di riforma della ricerca in Trentino.

Floriano Zini, ricercatore ITC-irst

7 commenti:

Anonimo ha detto...

E' scandaloso che Zanotti invitato ad illustrare la sua strategia ed azione in termini di politica dle personale si nasconda dietro a Salvatori e Dellai. I ricercatori non avevano chiesto di parlare di riforma ma della politica del personale ora, perche' questo ora dura da piu' di 15 mesi nonostante il gioco di Salvatori di far sembrare sempre immanente la svolta. I ricercatori se avessero voluto confrontarsi con Dellai o Salvatori erano in grado di inviare loro una lettera di invito diretta senza la mediazione di Zanotti. Qualora ce ne fosse stato bisogno questa vicenda dimostra una volta di piu' che l'attuale presidente e' solamente un simulacro... e l'istituto allo sbando.

Anonimo ha detto...

E' interessante notare che e' stata scelta una data veramente infelice: lunedi 27 buona parte del personale sara' assente perche' costretto ad esaurire le ferie arretrate dell'anno precedente (vincolo imposto dall'amministrazione e che il presidente non poteva ignorare come capo di questo istituto). Malizia o "ignoranza" il risultato non cambia.

Anonimo ha detto...

La presenza di capo e sottocapo, Dellai e Salvatori, sono la dimostrazione dell'autonomia di cui godrà la prossima fondazione. Un segnale su chi comanderà veramente la futura Fondazione. Di questo passo finirà che manderanno un segretario di Dellai per dirigerla.

Anonimo ha detto...

il rapporto con Salvatori è guasto dalla prima volta che si è presentato con troppa spocchia e poca voglia di confrontarsi e il risultato delle sue incapacità alla mediazione è evidente. La presenza di Dellai potrebbe essere importante. Non si sa se sia un Kessler mai i più "antichi" non possono dimenticare un confronto "a muso duro" fra ricercatori e dipendenti e Kessler in un altra fase di crisi (perché ormai dopo un anno di Salvatori è crisi!)con un Kessler che dopo ore rinviò un importante confronto a Roma dove si doveva decidere il riconoscimento di "ente regionale di Ricerca" all'ITC, in Commissione dei 12 credo, perché il dialogo aveva sortito talune soluzioni. Val la pena di provarci magari Dellai potrebbe rivelarsi, se abbiamo il coraggio di quel che sosteniamo, accorto e disponibile a graduare il processo. Altrimenti che ci importa i vecchi possono aspettare la pensione e gli altri verificare se val la pena restare o muoversi

Anonimo ha detto...

Non dimentichiamo che lo scopo dell'incontro e' innanzitutto quello di parlare di politica del personale. Prima di parlare di come la politica del personale verra' affrontata nelle future fondazioni, vorremmo sapere come Zanotti intende affrontarla ADESSO, nell'ITC attuale.

Anonimo ha detto...

Mi sembra che il paragone Dellai - Kessler sia tirato per i capelli, anche a prescindere da una valutazione sui meriti dei due personaggi. Ai tempi dell'episodio ricordato Kessler era presidente dell'ITC. L'ITC era la sua creatura. Dellai conosce assai poco l'ITC. Il suo sostegno alla riforma Salvatori lo dimostra chiaramente.

Anonimo ha detto...

Dellai conosce assai poco anche il disegno di legge del suo assessore. Sarebbe tempo e ora che lo studiasse e forse lunedì avremo il tempo per dimostrargli tutti i limiti di questa proposta.
Nel frattempo si spera che il nostro presidente trovi il coraggio per non soccombere con l'Ente che è stato chiamato a dirigere. Ha le qualità per fare il presidente di un rinnovato ITC è un peccato finsica con l'essere ricordato come colui che lo ha seppellito. Coraggio Zanotti. Sei tutti noi.