mercoledì, giugno 15, 2005

Silenzio


© Fladines

(Riceviamo e volentieri pubblichiamo)

Sono un ricercatore dell'ITC. Quotidianamente il mio lavoro mi stimola ad avere una visione strategica che sappia coniugare la competizione scientifica internazionale e il trasferimento tecnologico sul territorio. Nonostante questo impegno il processo di riforma della ricerca procede negando di fatto la mia esistenza e la mia dignita'.

L'assessore Salvatori dopo una breve illustrazione del disegno di legge ai ricercatori, da oltre un anno non ha piu' condiviso con loro il processo di condivisione della riforma.

Il presidente ITC non ha mai incontrato il personale sul tema della riforma nonostante egli rappresenti formalmente l'istituto e il disegno di legge sancisca di fatto la dismissione dell'ente.

Il direttore dell'IRST non ha mai inviato una comunicazione di aggiornamento al personale sulle iniziative del comitato direttivo; silenzio che alimenta il dubbio se tali iniziative esistano o meno.

Il sindacato, dopo l'assemblea del mese scorso, non ha piu' curato un canale informativo con il personale ed e' tornata a manovrare nelle retrovie.

La stampa sembra piu' interessata alla polemica personale di Bondi che al merito del disegno di legge e relative contraddizioni.

Questo blog aveva creato un piccolo canale informativo in cui come ricercatori almeno eravamo costantemente aggiornati sull'iter del processo di riforma. Ora anche questo sembra morto.

Io sono uno, ma con me altre centinaia di ricercatori vivono quotidianamente questo disagio. Nessuno sembra voglia compromettersi nel mantenere un rapporto, anche solo informativo, con i ricercatori.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono un ricercatore come te e condivido lo stesso stato d'animo.

Anonimo ha detto...

Ognuno si muove su base individuale convinto di ottimizzare i benefici personali rispetto a quelli collettivi. Si tratta di un'anteprima di quello che sara' il rapporto di lavoro all'interno della fondazione: contrattazione individuale.

Anonimo ha detto...

Della riforma se ne parla anche troppo ma sempre nei corridoi e davanti alla macchinetta del caffe'. Esiste invece uno strano pudore da parte di chi ha un ruolo istituzionale ad esprimersi in modo pubblico. Questa apparente contraddizione e' un segnale che il sistema e' malato ed e' necessario un intervento forte. Speriamo di non vedere poi riproposte le stesse facce che ora non sono all'altezza del proprio ruolo.

Anonimo ha detto...

Grazie per aver ridato vita al blog.

Anonimo ha detto...

A proposito del presidente ITC, la sensazione e' che si sia assunto come unico ruolo quello di fare il "becchino" dell'istituto. Dopo le promesse fatte prima di natale su 14 nuovi posti da mettere a concorso, si e' subito tirato indietro con varie scuse. Non si hanno notizie di altre iniziative riguardanti il personale dell'ITC. Sembra che il nuovo CdA da lui presieduto non abbia provveduto a nominare i consigli scientifici dei vari centri ITC (organi obbligatori per statuto). Rimane solo il suo smagliante sorriso...

Anonimo ha detto...

Una risposta a caldo (a titolo personale e non di tutte le RSU ITC) alla critica al sindacato per la mancanza di iniziative nell'ultimo periodo. Critica in parte giusta, in parte ingenerosa. Giusta perche' sicuramente avremmo dovuto essere attivi con piu' continuita'. Ma d'altra parte e' difficile confrontarsi con chi, come l'assessore Salvatori, non vuole discutere e risponde alle osservazioni e alle critiche innalzando un muro di gomma. Ingenerosa perche' il sindacato, insieme a Mauro Bondi, e' stato l'unico che e' entrato nel merito del DDL e ha proposto elementi concreti su cui discutere.

Anonimo ha detto...

Finalmente si torna a discutere.
La prossima settimana vanno in aula consiliare le dimissioni di Bondi dalla commissione e pare si stia muovendo San Michele con una assemblea degli insegnanti.
Il comportamento dello assessore è indecente. NOn ha argomenti e tace ma non è accettabile e speriamo Dellai se ne renda conto.

Anonimo ha detto...

Con riferimento alle mie dimissioni vorrei specificare che non è un abbandono dall'impegno che da un anno a questa parte mi sono preso nei confronti di un disegno di legge da nessuno, o quasi, condiviso. Spero che le forze politiche prendano atto in consiglio la prossima settimana di questa mia posizione e comunque non è in commissione che la legge va respinta bensì in aula. Spero riprenda presto il dibattito e sono ancora fiducioso che il Consiglio si rena conto che i miglioramenti, che pur ci dovranno essere, nel mondo della ricerca non passano attraverso la proposta di Salvatori.

Anonimo ha detto...

sbaglio o anche adesso per la maggior parte di noi si va alla contrattazione individuale, purtroppo direttamente lo si fa con una persona che non ha deleghe effettive..