giovedì, giugno 16, 2005

Tempi


© w00kie

(Siamo consapevoli che Dellai crede nella ricerca e sappiamo che segue indirettamente questo weblog; a lui e' indirizzato il "post" di oggi)

I tempi della politica non sono compatibili con i tempi della ricerca. Un anno per mettere a punto un disegno di legge e' assolutamente ragionevole nell'orizzonte di una legislatura. Sospendere per un anno i finanziamenti ai progetti o mantenere per un anno un istituto in regime (de facto) di commissariamento sono tempi non compatibili con la competizione internazionale.

Il disegno di legge n.51/XIII propone un nuovo soggetto della ricerca completamente asservito ai tempi della politica. Esistono almeno tre vincoli che insieme rischiano di immobilizzare nei fatti il mondo della ricerca.
  • La scadenza legislativa.
    Il governo della ricerca e' nominato dalla Provincia. In occasione del rinnovo del consiglio, lo scorso anno, il rinnovo del CdA dell'ITC e la sua piena operativita' ha richiesto piu' di 6 mesi; a questi si aggiunge il cosiddetto "semestre bianco" che porta ad una vacatio dell'istituto del 20% (1 anno ogni quattro). Se poi aggiungiamo che il CdA ha bisogno dei tempi tecnici per la nomina dei direttori dei centri tale soglia puo' raggiungere il 30%.
  • La programmazione provinciale.
    L'attivita' della ricerca e' fortemente vincolata all'attivita' dell'assessore e alla definizione del piano di programmazione. Ogni avvicendamento di assessori o rimodulazione del piano di programmazione impone un regime ad interim del mondo della ricerca.
  • Il bilancio annuale.
    La mancanza di un patrimonio e la dipendenza dai trasferimenti della Provincia vincoleranno ogni 12 mesi il governo della ricerca alla definizione del bilancio provinciale. Il nuovo soggetto della ricerca difficilmente quindi potra' definire strategie con un orizzonte piu' ampio di 12 mesi.
Siamo consapevoli che il presidente Dellai si fa garante dei punti piu' critici di questa riforma. Ma la sfida e' costruire un soggetto della ricerca che sappia sopravvivere all'eventuale avvicendamento politico nella guida del Trentino.

La debolezza dell'ITC si e' manifestata proprio quando e' venuto meno il ruolo di garante di Kessler. A luglio si intende mutare la natura giuridica dell'ITC mantenendone intatto lo spirito ideale che fu di Kessler. Purtroppo sembra che si intenda dare continuita' anche a quella che fu la vulnerabilita' dell'ITC: la mancanza di una legittimita' riconosciuta dall'intera comunita' e vincolata ad un garante politico di per se' transeunte.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Il pattern tipico del mandato di ogni presidente e' quello di spendere la prima meta' a capire che istituto e' stato chiamato a guidare (alibi comune a tutti i presidenti ITC, non fa difetto l'ultimo nonostante sia stato per numerosi anni membro del CdA), e la seconda meta', una volta diventato operativo, ad essere smentito dalla Provincia che lo aveva nominato.

Anonimo ha detto...

certamente Dellai capisce quel che non si capisce e il perchè non lo faccia capire a Salvatori.

Anonimo ha detto...

L'asservimento ai tempi della politica e' una questione molto seria che nulla ha a che fare con la dicotomia ente/fondazione oppure con il contratto di lavoro dei ricercatori. La fondazione non si discute, come ribadisce Dellai, il contratto e' stato rinviato a Treu, almeno su questo punto sarebbe necessario un minimo di confronto e revisione del disegno di legge. Non si puo' scrivere una nota all'indirizzo della V Commissione come ricercatori (i nostri dirigenti sembrano completamente latitanti)

Anonimo ha detto...

Ho dimenticato il punto interrogativo finale nel precedente commento. Scusate.