lunedì, ottobre 22, 2007

Fine


© mapper montag

Trasparenze chiude.

229 commenti:

1 – 200 di 229   Nuovi›   Più recenti»
Anonimo ha detto...

Perche' la decisione di chiudere? Non mi pare che la necessita' di uno spazio di questo tipo e il suo ruolo siano venuti meno. Anzi.

Anonimo ha detto...

Spero non sia una decisione maturata in seguito a pressioni indebite. Peccato. Nessun ripensamento?

Anonimo ha detto...

Realizzo solo ora che Trasparenze aveva totalizzato piu' di 50.000 visite (e probabilmente anche di piu' se si considera chi accede al feed via aggregatore come me). Centinaia di accessi al giorno. Mi sembra un evidente segnale del bisogno non solo di trapsarenza ma anche piu' semplicemente di informazione. Questo bisogno ora restera' inevaso.

Anonimo ha detto...

La fine di un incubo per Zanotti ;-)

Anonimo ha detto...

A chi si lamenta dell'anonimato di questo blog ricordo che i comunicati della presidenza non sono mai firmati, ne' dal presidente ne' dalla segretaria (che anche lei e' dotata di nome e cognome). Lo stile nella comunicazione si vede anche da questo.

Anonimo ha detto...

Un saluto a Ghostwriter.

Anonimo ha detto...

E cosi' anche Trasparenze ha deciso di non disturbare il manovratore. Informazione bulgara.

Anonimo ha detto...

Bruno Caprile avrebbe il dovere morale di prendere il testimone lasciato da Trasparenze. Il suo blog langue e soprattutto non affronta i temi cui lui e' stato chiamato a rappresentare.

Anonimo ha detto...

Non ci crdo. Ditemi che e' un pesce d'aprile?

Anonimo ha detto...

Trasparenze ci nasconde qualcosa... ;-)
Sia piu' trasparente!

Anonimo ha detto...

Chissa' se i giornali avranno il coraggio di riportare una notizia del genere che ha il suo appeal a saperla raccontare.

Anonimo ha detto...

ti prego, continua a mantenere questo spazio...

Anonimo ha detto...

Battesimo del logo e de profundis per Trasparenze. Il buon Giulio sosteneva che a pensare male si fa peccato ma raramente si sbaglia.

Anonimo ha detto...

Ma si' va tutto bene abbiamo nuovi istituti (ah no non esistono istituti di ricerca si parla solo di aree disciplinari), abbiamo finalmente nuovi direttori scientifici (ah no? hanno solo una generica delega a fare come se fossero direttori ma non possono fregiarsi di questo titolo), abbiamo finalmente attuato lo statuto con la figura del segretario generale (ah non abbiamo un segretario generale? ma allora siamo senza guida? oppure hanno inventato una figura che non conta un cazzo!), abbiamo un piano scientifico (ah no? lo stanno ancora scrivendo...) abbiamo un nuovo contratto che valorizza il merito (ah no? stanno ancora riflettendo su come erogare il salario accessorio? ma non mi sambra un dettaglio accessorio questo... cazzo!) abbiamo un patrimonio (ma perche' allora lasciamo tutto questo patrimonio "sfitto"? decine di uffici vuoti da oltre un anno!) e naturalmente abbiamo il Logo. Eh si', quello lo abbiamo. Almeno un punto da cui partire.

Anonimo ha detto...

Luigi centra una questione cruciale. E' possibile che una Fondazione di ricerca di interessi cosi' eterogenei non si organizzi in istituti con precise deleghe di budget e di autonomia scientifica? Non si tratta di fare grandi alchimie istituzionali. Se tutto il mondo attua un modello di questo genere.

Anonimo ha detto...

Stefano, che bella idea! Dici: perche' non organizzare FBK in istituti; tipo: Istituto per la Ricerca Scientifica e Tecnologica (che potremmo chiamare IRST), Istituto per gli Studi etc etc...
Si e' un'idea buona. Io la condivido.

Anonimo ha detto...

Lasciamo da parte l'ironia per un momento. Non credo che la Fondazione debba rinnovare la ricerca sul piano dell'architettura istituzionale. Non e' questo il livello in cui e' necessario operare per dimostrare che si e' cambiato registro o che si intende adottare per un migliore funzionamento. Tutti i grandi player (Max Planck giusto per prendere come esempio uno dal mondo tedesco cosi' caro ai Trentini) e' strutturato in due livelli la Fondazione/Societa' che gestisce strategie e finanziamenti e un secondo livello degli istituti di ricerca ciascuno dotato di un direttore, di un budget, di un proprio piano scientifico. Credo che non si possa scappare da questo schema. Ogni altra strada rischia di risolvere sul piano lessicale una rivoluzione che non offre risposte ai problemi reali della governance della ricerca. Che poi un istituto si chiami IRST piuttosto che IT o altro sono dettagli su cui non sarebbe neanche il caso di sprecare fiato o neuroni. Trovo invece allarmante che non solo il presidente FBK ma l'intero CdA sia convinto che si possa operare diversamente. A questo proposito e' bene ricordare che a suo tempo il CdA FBK aveva approvato senza nemmeno leggerlo il documento in cui si delineava una organizzazione piatta in cui tutte le unita' di ricerca rispondevano direttamente al CdA. Salvo poi in separata sede smentire che questa fosse una organizzazione plausibile. Siamo in presenza di una schizzofrenia inquietante.

Anonimo ha detto...

Il commento di Stefano avrebbe dignita' di post.
(pensaci Trasparenze, pensaci... )

Anonimo ha detto...

Ve la ricordate l'ultima sul centro di ricerca regionale a Salorno? Sul trentino di oggi c'e' un aggiornamento (link).

Anonimo ha detto...

Ma vuol dire che questo e' veramente l'ultimo post? Non ci credo.

Anonimo ha detto...

Please Ghostwriter, smentisci voci di pressioni a chiudere.

Anonimo ha detto...

Trasparenze inizia ad avere riscontro anche sui quotidiani locali (vedi Corriere del Trentino di sabato 20 ottobre, pagina 11). Questa non e' una bella cosa. Passi che qualche pigiatasti navighi su internet, ma la carta stampata e' un'altra cosa. Dellai aveva provato a screditare questo blog e a mandare un messaggio bulgaro ai giornalisti, ma dopo un periodo di silenzio Trasparenze e' tornato a fornire una lettura diversa della realta' diffusa dagli uffici stampa. Forse il suo successo e' la causa stessa della sua fine.

Anonimo ha detto...

E' veramente buffo. Da una parte si spendono soldi (vedi iniziativa "Il Vivaio" - www.ilvivaio.eu) per fare esprimere i giovani che invece non partecipano, e dove invece si esprimono si chiude. Caro Dellai, al blogger non si comanda;-)

Anonimo ha detto...

Ai dietrologi suggerisco questo convegno su "Psicologia del complottismo" (dettagli).

Anonimo ha detto...

Paolo, hai perfettamente ragione a mettere in guardia dal complottismo. Pero' dovrai anche ammettere che questa fine e' sospetta, visto che non sono state fornite motivazioni. E ce ne potevano essere di assai valide: stanchezza personale, senso di inutilita', ... Dall'altra parte non ci poteva non essere la consapevolezza che questo poteva continuare a rimanere un luogo importante di confronto.

Anonimo ha detto...

E' importante che Trasparenze continui. Si puo' fare qualcosa per evitare che chiuda? Conoscere le motivazioni della decisione sarebbe utile.

Roldano

Chiara ha detto...

Trasparenze e' uno spazio di confronto prezioso e partecipato, e spero anch'io che si possa evitare che chiuda.

Anonimo ha detto...

Per due anni abbondanti, le uniche notizie che ho avuto sulla Fondazione Kessler le ho trovate su Trasparenze, dato che la comunicazione istituzionale ha latitato, a dire poco.
Per non parlare del blog del rappresentante del personale è totalmente inadempiente.
Mi dispiace molto apprendere tale decisione, spero revocabile, di chiudere questo utilissimo spazio di confronto e informazione.

Anonimo ha detto...

Personalmente non voglio minimamente entrare nel merito delle scelte che hanno spinto il ghostwriter ad interrompere la sua attività (sottolineo.. .la SUA...).
Ciò implica (secondo la mia interpretazione) che i contributi (post) spediti a trasparenze@gmail.com resteranno INEVASI ! Tuttavia, dal kick-off del blog,
gli argomenti affrontati, sono tanti e tali da poter esser ripresi in ogni momento nei commenti (in coscienza loro, i blogger dovranno auto-moderarsi).
Se invece il blog verrà A TUTTI GLI EFFETTI "oscurato"...
..ubi maior..

Anonimo ha detto...

Un grazie a Ghostwriter per il prezioso e sicuramente faticoso lavoro di informazione costante sul mondo della ricerca trentina al di fuori della ingessatissima e opaca ufficialità.

Spero in un ripensamento, verrebbe a mancare un canale prezioso.

Penso che la maggior parte dei frequentatori di questo blog abbiano motivazioni e materiale per post interessanti. Invece di aspettare i post di ghostwriter e poi commentare potremmo invirgli i nostri, così da alleviargli il lavoro e continuare a confrontarci in questo spazio.

Anonimo ha detto...

Floriano, la questione e' che ghostwriter non vuole (non puo'?) piu' spedire nuovi messaggi. L'unica possibilita' e' quella suggerita da anonimo, cioe' di usare i vecchi messaggi per inviare nuovi commenti. Soluzione che pero' mi pare decisamente poco funzionale. E sempre che il blog non venga chiuso definitivamente. A quel punto, forse qualcuno potrebbe prendere l'iniziativa di crearne un altro.

Anonimo ha detto...

In particolare e' importante che rimanga visitabile quello che e' stato scritto. Per quando si scrivera' il libro "FBK: gioie e dolori"

Anonimo ha detto...

"TRASASPARENZE SALUTA - SOSPETTI TRA I LETTORI" e' il titolo sul Corriere del Trentino di oggi (pag. 6). Finalmente un articolo su questo blog. Peccato che arrivi solo adesso.
Ma forse Ghostwriter lo prevedeva: e' stata una sua astuta mossa pubblicitaria?

Anonimo ha detto...

Basterebbe una sola osservazione: questo blog ha potuto affermarsi solo grazie all'anonimato. Quella dell'anonimato e' una scelta discutibile ma sarebbe intellettualmente onesto riconoscere che uno spazio non anonimo sarebbe disertato. Partendo da queste due osservazioni bisognerebbe riflettere sull'autonomia della ricerca e sulla salute della democrazia in Trentino.

Anonimo ha detto...

E' vero il Corriere del Trentino ha pubblicato un articolo sul blog ma mi sembra che il giornalista sia stato un po' pigro. L'articolo e' un semplice cut and paste dei commenti del bog. Nessuna riflessione o interpretazione del significato che ha avuto il blog o la sua chiusura.

Anonimo ha detto...

Ci dovrebbe essere un articolo anche su l'Adige a pagina 22.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con Luca: l'anonimato è stato il grande motore del successo di "Trasparenze". Ne è testimonianza il confronto col blog di Caprile (rappresentante del personale FBK nel consiglio di amministrazione) oppure con quello, interno a FBK, del "building team". Questi siti non accettano messaggi anonimi, il numero di post è insignificante, e non c'è discussione.

L'anonimato ha permesso che emergesse un forte senso di disagio presente fra i ricercatori FBK, ma ha impedito che questo disagio incidesse veramente sulle azioni degli amministratori della fondazione.

Anonimo ha detto...

Sono un giovane ricercatore approdato da non molto alla Fondazione Kessler. Sebbene non abbia molta esperienza del mondo della ricerca negli ultimi mesi ho potuto appurare che la Fondazione non ha nulla dell'istituzione accademica o scientifica. La Fondazione si configura come una azienda basata su lavoro subordinato. I ricercatori sono lavoratori subordinati. Il timore di palesare le proprie opinioni sono quelle tipiche all'origine dei movimenti sindacali. Non so se all'estero i centri di ricerca siano organizzati allo stesso modo, non ne ho esperienza diretta. Non so nemmeno se l'organizzazione della Fondazione di tipo verticistico e autoritario (le cariche di governo non sono elettive come all'universita') sia piu' funzionale alla missione di innovazione. Sicuramente non e' funzionale alla crescita culturale. Non si sviluppa cultura in una organizzazione di subalterni. Ritengo quindi che se la sfida dell'innovazione e' aperta per la Fondazione, quella culturale sia gia' persa in partenza, non per cattiva volonta' ma per un vizio strutturale. La mia opinione e' che un blog anonimo in una istituzione con ambizioni culturali e scientifiche rappresentasse un ossimoro. Per alcuni versi e' meglio che sia stato chiuso. Anche se la presenza di Trasparenze ci ricordava quotidianamente la distanza fra le ambizioni di eccellenza e la crudelta' della realta'.

Anonimo ha detto...

Giovane ma perspicace.

Anonimo ha detto...

Io, con qualche esperienza in piu' in ITC, ricordo qualche velleitario tentativo di introdurre dei meccanismi di partecipazione dei ricercatori quali la votazione del direttore (seppur nominato dal CdA) in analogia a quanto avviene in una redazione di un giornale. Ma ogni tentativo di accreditare i ricercatori come reali portatori di valore e' sempre stata bollata con la critica di "autoreferenzialita'". Questa e' una prerogativa esclusivamente della politica.

Anonimo ha detto...

Neofita ha posto una bella questione: e' possibile produrre cultura in una organizzazione di subalterni? La domanda non e' banale e la risposta non e' immediata.

Anonimo ha detto...

La questione meriterebbe un post dedicato... (Ghostwriter e' in ascolto?)

Anonimo ha detto...

La risposta a quest'ultima domanda è contenuta nel fatto che il nome Istituto Trentino di CULTURA è stato cancellato

Anonimo ha detto...

Siamo messi abbastanza male: tagli la corda chi può?

Anonimo ha detto...

No, non si tratta di scappare ma di smascherare la mistificazione che e' venuta a crearsi. In quanto subalterni i ricercatori non possono avere responsabilita' diretta sull'andamento della Fondazione, responsabilita' che gli organi di governo dopo aver fatto valere il principio di autorita' tendono a scaricare sui ricercatori. E' noto a tutti anche l'ultima esortazione di Dellai: ora avete gli strumenti a voi ricercatori far funzionare la Fondazione (oppure la metafora della cornice dell'assessore Salvatori). Fa parte invece del senso comune accettare che la Fondazione sia governata bene anche a valle dei risultati negativi dei ricercatori.

Anonimo ha detto...

Mi pare che la questione attorno a cui girano i commenti in definitiva sia: il passaggio a fondazione è stato gestito male; i dirigenti che abbiamo non sono all'altezza.

Anonimo ha detto...

Sono intelligenti, ma non si applicano.

Anonimo ha detto...

Come si potrebbe gestire l'eventuale nuovo blog che prenderebbe il posto di Trasparenze? Meglio, come adesso, un blog in cui non si sa chi c'e' dietro oppure uno in cui ci sia un gruppo di ricercatori che si assumono pubblicamente la responsabilita' di gestirlo? Ovviamente dovrebbero essere persone che non hanno niente da perdere. E il fatto che tutti sappiano i loro nomi potrebbe essere anche una garanzia contro eventuali future pressioni.

Anonimo ha detto...

Visto l'effetto mediatico che ha ottenuto con l'annuncio della chiusura, la FBK dovrebbe mettere ghostwriter a capo dell'Ufficio Comunicazione!

Anonimo ha detto...

ancora confido che questa della chiusura sia una bufala

Anonimo ha detto...

Oggi sul Corriere FBK smentisce di aver fatto pressioni per chiusura del Blog. Excusatio non petita? E se l'avesse fatto ci aspetteremmo forse che lo ammettesse in pubblico? Ho l'impressione che non lo sapremmo mai. E' un fatto pero' incontrovertibile che la chiusura fa molto comodo alla Fondazione.

Anonimo ha detto...

Per dire della notorieta' del blog, la sua esistenza e' nota anche al ministro Mussi. Sicuramente un elemento scomodo per chi (come Salvatori e i vertici della FBK) vuole accreditare la tesi che tutto va bene.

Anonimo ha detto...

Vedo che da giovedi' non ci sono stati piu' interventi sul blog. Torno quindi a chiedere cosa ne pensate delle diverse possibilita' di gestione del nuovo blog che potrebbe prendere il posto di Trasparenze. Meglio, come adesso, un blog in cui non si sa chi c'e' dietro oppure uno in cui ci sia un gruppo di ricercatori che si assumono pubblicamente la responsabilita' di gestirlo?

Anonimo ha detto...

beh, questo non era poi cosi' anonimo. Basta conoscersi per sapere chi c'e' dietro.

Anonimo ha detto...

Domani scadono i termini per la sottomissione delle proposte per il bando dei grandi progetti.
Se un ricercatore non rispetta questo termine perde l'opportunita' di accedere ai finanziamenti della ricerca. Ogni lasciata e' persa.
Se invece in occasione della scadenza del bando il sito web non funziona si posticipa semplicemente la scadenza. Quello che non si fa oggi si fa domani.
Come puo' imporsi una cultura dell'innovazione quando la realta' viaggia su due binari cosi asincroni?

Anonimo ha detto...

Interessante l'articolo di O. Stock sul trentino di oggi "Irst al top in Europa. Ricerca, sfida vinta". Oltre al titolo e al contenuto ho trovato molto interessante nella firma la dicitura di apparteneza: "Irst-Fbk". Quindi questa parolina magica non e' al bando? Possiamo dire ancora che lavoriamo all'IRST? Grazie Oliviero!

Anonimo ha detto...

Personalmente l'articolo di Oliviero mi sembra molto nel suo stile. Uno tentativo obliquo di sponsorizzare il brand IRST. Oliviero perche' se credi che IRST debba sopravvivere non lo dici chiaramente? Al riguardo la Fondazione mi sembra abbia gia' deciso.

Anonimo ha detto...

Segnalo che sul Trentino di oggi a pagina 9 c'e' un trafiletto intitolato "Create Net l'accordo con Fbk". Vengono forniti pochi dettagli e si parla di "riorganizzazione della governance dell'associazione e integrazione amministrativa e finanziaria con quella della Fondazione".

Anonimo ha detto...

Ma allora come fa Create-Net a figurare come partner di FBK nei grandi progetti?

Anonimo ha detto...

Segnalo che oggi sul Trentino a pagina 12 c'e' un trafiletto su una interrogazione presentata dal consigliere provinciale Mauro Bondi a proposito degli stipendi dei dirigenti FBK e in particolare di Dallatorre.

Anonimo ha detto...

L'interrogazione n. 2742/XIII di Bondi (vedi post di settembre) doveva ricevere risposta entro il 20-10-2007. Per ora: nulla.

Anonimo ha detto...

INTERROGAZIONE


Con lettera inviata in data 22 ottobre la segreteria della presidenza della Fondazione Bruno Kessler inviava “comunicazione a tutto il personale” informando di quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 19 ottobre.
In particolare veniva data comunicazione che il CdA della Fondazione ha fissato al 01 novembre 2007 la data dalla quale decorreranno i sessanta giorni previsti dalla legge per consentire al personale a tempo indeterminato, attualmente dipendente della Provincia, di chiedere di essere assunto presso la Fondazione.
In realtà non vi è chiarezza in merito alle modalità e alle opportunità di tale scelta tanto più, come ha sottolineato il Presidente Dellai alla presentazione del “logo” FbK, che ancora non vi è un accordo di programma per consentire al personale di capire il futuro della Fondazione. Al consiglio di amministrazione del 19 ottobre la dirigenza dell’Istituto si è infatti limitata ad illustrare la “metodologia utilizzata per la raccolta dei dati e linee di budget che verranno presentati in accordo di programma”.
Inoltre sembrerebbe che la Provincia si prepari a stabilire un tetto massimo di dipendenti che dall’ex ITC possano transitare alla Provincia, creando ulteriori dubbi e riserve nel personale. Invero, all’interno della nuova gestione di questa istituzione, si stanno consumando una serie di piccoli drammi che riguardano le singole persone: ricercatori, tecnici e amministrativi.
Sono molti i casi di comportamenti con lo scopo di “disfarsi” di tutte le persone giudicate “scomode”, “obbligandole” a passare alla Provincia per sostituirle poi con persone di fiducia selezionate per “chiamata” diretta. Quello che cambia è il metodo: a seconda che si tratti di un ricercatore ovvero di un tecnico/amministrativo, ma la sostanza non cambia.
Si inizia con l’isolamento della persona da “eliminare”, che viene tenuta all’oscuro, ignorata completamente ed esclusa da tutto ciò che succede nella Fondazione. Se si tratta di un ricercatore questo avviene con l’eliminazione del progetto di ricerca, l’esclusione dall’attività di ricerca, dall’impostazione dei progetti mentre invece, se si tratta di un tecnico o di un amministrativo si procede con la soppressione o il drastico ridimensionamento delle mansioni o delle attività di cui si occupa.
Il fatto grave, come ben evidenziato dallo stesso Presidente Dellai è che ancora non vi è un accordo di programma e se ne comprende bene il perché: l’unico assorbente impegno, sforzo, attenzione della dirigenza della Fondazione pare sia quello prima di tutto di “eliminare” le persone sgradite: con le buone o con le cattive.
Inoltre pare vi sia una connivenza con gli uffici della Provincia, grazie ad una forte pressione praticata dal dott. Dallatorre che può contare sui suoi precedenti lavorativi, finalizzato a cambiare le stesse regole dettate dalla legge. L’obiettivo pare sia quello di modificare la norma, magari in finanziaria, per consentire alla Fondazione di scegliere chi deve passare e chi invece deve restare.
Il tutto con un incremento dei costi per il personale non indifferente, a partire dal costo dei dirigenti, di cui tre già assunti, un altro in arrivo dall’università oltre al futuro segretario generale. Dirigenti le cui retribuzioni si aggirerebbero ben oltre i 90mila euro annui, oltre ad un premio per raggiungimento di obiettivi di cui non si conosce l’ammontare. A tal proposito ancora non è dato di conoscere (nonostante la trasparenza che dovrebbe caratterizzare gli atti di una Fondazione sostenuta solo ed unicamente da soldi pubblici) le modalità con cui è stato selezionato la dirigenza della Fondazione e il contenuto dei rispettivi contratti.
Per tutto questo si interroga per sapere:

1. come mai alla data del 19 ottobre 2007 ancora non è stato presentato l’accordo di programma;
2. come vengono scelti, e con quali criteri, i progetti di ricerca presentati dai ricercatori;
3. se è vero che sono praticate pressioni per le opzioni fino al ricatto finale di non finanziare i progetti se il responsabile non passa alla Fondazione;
4. quanti dipendenti sono passati alla Provincia o ad altri Enti e quanti quelli che hanno optato per la Fondazione, divisi tra ricercatori, personale tecnico e amministrativo;
5. se corrisponde a vero che esiste già la proposta di modifica della legge 14/2005 ed eventualmente con quali novità;
6. se è vero che la Provincia porrà un limite massimo nel numero di dipendenti che dall’ex ITC potranno transitare nell’organico della P.A.T.
7. a quanto ammonta il costo dei tre dirigenti già assunti, divisi per retribuzione ed eventuali premi per il raggiungimento di obiettivi con specificazione degli obiettivi da raggiungere e dell’ammontare del premio stesso;
8. quali sono stati, e quali sono, i criteri addottati dalla Fondazione per assumere i propri dirigenti.

Risposta scritta a termini di regolamento.

Cons. Mauro Bondi

Anonimo ha detto...

Qualcuno sa qualcosa di piu' a proposito del nuovo dirigente che, secondo l'interrogazione di Bondi, dovrebbe arrivare dall'universita'? Questa voce non mi era proprio arrivata...

Anonimo ha detto...

Ho saputo che oggi il presidente del Consiglio Scientifico ha incontrato il board ex-IRST. Nessuna indiscrezione?

Anonimo ha detto...

Io non ne so nulla. Mi domando in quale altro paese si possa affidare la presidenza di oltre trecento ricercatori scientifici nella mani di un docente di diritto canonico e completare l'opera affidando la presidenza del consiglio scientifico ad uno storico. Come puo' essere credibile una istituzione di questo tipo?

Anonimo ha detto...

Pare che il presidente del consiglio scientifico sia stato partecipe (in qualita' di advisor) di tutte le ristrutturazioni fallimentari che si sono avviate in italia (INFM, Enea, Sincrotrone, ...). Io se fossi nei panni dei ricercatori FBK mi toccherei le ....
Pare che Tognon non porti bene in questo genere di operazioni.

Anonimo ha detto...

Qualcuno suggerisce di tenere d'occhio i prossimi contratti che rilasceranno gli istituti umanistici. A dispetto di quanto auspicato dalla Pasinelli potrebbero non essere completamente indipendenti (insomma.... Tognon ha un paio di persone da piazzare).

Anonimo ha detto...

Neanche in Mozambico si affiderebbe la guida di un centro di ricerca scientifica ad un docente di diritto canonico e la presidenza scientifica ad un docente di storia. Pare che il ministro della ricerca del Mozambico saputa questa notizia abbia telefonato a Salvatori per sapere se e' vero o sia una bufala.

Anonimo ha detto...

Se e' vero che Tognon ha avuto un ruolo in tutte le ristrutturazioni dei centri di ricerca scientifica citati (INFM, Enea, Sincrotrone, ...) e' un segno di quanto la "scienza" non abbia dignita' ne' cittadinanza in questo paese.

Anonimo ha detto...

fbk deve dare piu' dignita' ai centri umanistici - sembra essere stato il messaggio. Peccato che all'incontro siano stati invitati solo rappresentanti della ex-irst...

Anonimo ha detto...

Leggendo il blog da quando è partito (2005) si ricava un'immagine impressionanete della cattiva gestione del passaggio a fondazione. Ci vorrebbe il coraggio civico di mettere in fila i fatti e renderli pubblici. Se qualcuno avesse davvero a cuore il destino di questa provincia, oltre che il proprio.

Anonimo ha detto...

Hai ragione a dire che bisognerebbe mettere in fila i fatti per inchiodare tutti alle proprie responsabilita', ma ci vorrebbe un mese di lavoro per farlo producendo qualcosa con un minimo di coerenza. Chi ha tutto questo tempo da togliere al proprio lavoro?

Anonimo ha detto...

L'ultima voce che gira e' che sarebbe in atto un braccio di ferro tra Salvatori e Dallatorre. Con Salvatori che in questo caso sarebbe il "buono", colui che si oppone ai casini che Dallatorre sta combinando in FBK. Dellai con chi si schierera'?

Anonimo ha detto...

Bisognerebbe essere un po' piu' onesti. Vogliamo forse argimentare che la Fondazione Kessler va a bagno per un semplice responsabile dell'ufficio comunicazione? Questo e' formalmente Dalla Torre nell'organigramma di FBK. Direttori scientifici non ne esistono, il segretario generale nemmeno. Unica figura ufficiale di responsabilita' mi sembra sia il presidente. Credo che a lui si debba chiedere conto.

Anonimo ha detto...

All'ultimo "anonimo": devi tornare a scuola per capire la differenza tra forma e sostanza? Oppure fai il furbo?

Anonimo ha detto...

Chiara Zanoni Zorzi. Chi e' costei?
A che titolo e' entrata a far parte della commissione per le stabilizzazioni della Fondazione Kessler?

Anonimo ha detto...

E' la moglie di Giuseppe Zorzi, consigliere provinciale della Margherita.

Anonimo ha detto...

Scommettiamo che sara' la prima a NON passare alla FBK ma a rimanere in Provincia messa a disposizione?

Anonimo ha detto...

ma chi ora e' PAT decide lui, a propria discrezione, se entrare in FBK o rimanere in PAT, giusto? Non era cosi?
Anche se, fino ad ora, dopo quasi due settimane dall'inizio della possibilita' di opzione, non sono state comunicate le procedure attuative

Anonimo ha detto...

Si', e' cosi'. Intendevo dire che, nonostante la signora Zanoni Zorzi sia entusiasta della FBK, quando si trattera' di decidere se passare o meno mi aspetto che scegliera' di starsene al sicuro in PAT. Che siano gli altri a correre i rischi! Per la serie: armiamoci e partite.

Anonimo ha detto...

Incontro Tognon-Board
1 - sono previsti investimenti nel settore umanistico di FBK (...nonostante la penuria di fondi e la fatica a far quadrare l'accordo). A parziale giustificazione: rendere piu' visibile la parte umanistica FBK permetterebbe di "distrarre" l'opinione pubblica trentina e dare cosi' un po' di respiro/relax alla componente scientifica e tecnologica della fondazione, sempre sotto i riflettori....
2 - politica del personale: il Prof. Tognon ha biasimato le passate borse post-doc PAT, TROPPO RICCHE (con buona pace dei tanti discorsi sul confronto internazionale e sulla necessita' di rendere attrattivo questo posto non solo per i neolaureati trentini....). Puntare sui giovani, che si accontentano di poco, anche in termini di stabilita'....
Naturalmente si e' detto molto altro, ma questi due aspetti danno molto da pensare, interpretandoli come pensiero comune all'intero Consiglio Scientifico FBK....

Anonimo ha detto...

Il prossimo dirigente assunto sarà, pare, un favore fatto a Bassi.
Sono confuso: voi alle prossime elezioni pensate di votare la coalizione di Dallatorre (e Zorzi)?

Anonimo ha detto...

Non ci vedrei niente di male a investire di piu' negli istituti umanistici, a patto di avere delle idee. Che pero' non mi pare ci siano (ne' da parte di Autiero ne' da parte di Rusconi). A parte quella della valutazione delle politiche pubbliche che sembra un servizietto da fare a Dellai.

Anonimo ha detto...

Caro "confuso", mi pare che tu non sia l'unico ad avere dubbi su chi votare. A giudicare dai risultati delle comunali di domenica scorsa, la Margherita sembra allo sbando.

Anonimo ha detto...

io sono esterno alla fondazione, ma mi piacerebbe sapere quale opzione esercitera' Zanoni-Zorzi. In fondo si tratta di aspettare poche settimane, i 60 giorni scadranno proprio a capodanno. Vi sarei grato se inviate un commento di aggiornamento.

Anonimo ha detto...

A suo tempo mi sembra che questo blog stesso avesse stigmatizzato un consiglio scientifico guidato da un umanista. Le "esternazioni" di Tognon mi sembrano confermare questo timore. Sostenere che una borsa di poco meno di 40.000 euro siano un'enormita' e che con una simile cifra si puo' finanziare un intero gruppo di ricerca significa non avere misura del mercato della ricerca internazionale nel settore scientifico e tecnologico. Questo e' il tipo di persone di cui la Fondazione si serve per validare le proprie strategie scientifiche. Che dire? Andiamo avanti e turiamoci il naso (e le orecchie).

Anonimo ha detto...

Il problema vero e' stata la scelta di avere un unico consiglio scientifico. Non ho mai capito questa decisione, se non forse per avere un organismo piu' facilmente manipolabile. Se avessero scelto come presidente un fisico o un informatico, ci sarebbe stato un problema di difficolta' da parte sua di comprendere la realta' degli istituti umanistici.

Anonimo ha detto...

Ma i numeri non contano proprio niente? Alcune unita' (ricercatori) verso alcune centinaia!!! Lo stesso per il budget. Se uno deve utilizzare un consiglio scientifico per limitare lo sperpero di fondi su tematiche di ricerca non strategiche quale tipo di consulenza scientifica scegliere? Dimenticavo "se".....

Anonimo ha detto...

Segnalo un articolo a pagina 2 del Corriere del Trentino di oggi a proposito dell'inaugurazione dell'anno accademico dal titolo "Cattedre per i ricercatori delle fondazioni". Questa sarebbe la proposta di Dellai alla quale Bassi ha risposto che "non esistono canali privilegiati nel reclutamento dei docenti" e che "far parte di un ente o di un altro non e' ne' un vantaggio ne' uno svantaggio".

Anonimo ha detto...

Invece quelli che non hanno più posto all'università, docenti o dirigenti che siano, trovano posto - e buono - alle Fondazioni.

Anonimo ha detto...

Di chi parli? Intendi forse quello che c'è scritto oggi sul Corriere del Trentino, a pag. 2:
"...il professor Pistore per esempio lavorava in università e ora è venuto da noi" (Zanotti) ??

Anonimo ha detto...

Avrei bisogno di un chiarimento. Nel piano scientifico della Fondazione Kessler il laboratorio LEGO compare come unita' applicativa. Mentre in altri contesti (www.taslab.eu/partners-research.htm) LEGO appare come entita' autonoma al pari della FBK. Mi risulta che la convenzione con UniTn sia stata firmata e sottoscritta dal direttore di LEGO e non dal presidente di FBK. Che ragione sociale ha questo laboratorio osannato e celebrato prima ancora di aver prodotto alcun tipo di risultato?

Anonimo ha detto...

Segnalo interrogazione n. 2910/XIII di Mauro Delladio "Sui finanziamenti alla Fondazione Bruno Kessler e relativa destinazione" presentata in data 13.11.2007
Risposta scritta entro il 15.12.2007

Anonimo ha detto...

Se non sbaglio siamo ancora in attesa di conoscere la risposta di Salvatori all'interrogazione del consigliere Mauro Bondi sui nuovi finanziamenti della PAT alla FBK. Mi pare che le due interrogazioni abbiano alcuni punti in comune. L'interrogazione di Bondi era stata presentata il 19 settembre e la risposta era dovuta entro il 20 ottobre.

Anonimo ha detto...

Ci sono aggiornamenti sulle trattative tra FBK e PAT sull'accordo di programma?

Anonimo ha detto...

Ci sono aggiornamenti sui contratti? Qui di nero su bianco non se ne vede l'ombra ed e' il 23 novembre.

Anonimo ha detto...

A quali contratti ti riferisci? A quelli per i precari o a quelli degli ex-ITC a tempo indeterminato che intendono passare in FBK?

Anonimo ha detto...

Non si capisce per quale ragione ad oggi 26 novembre 2007 nessun ricercatore con contratto in scadenza al 31.12.07 non abbia ricevuto alcuna proposta di contratto (se non verbale e ufficiosa) da parte della Fondazione. Dobbiamo considerare questa situazione un "accidente" dovuto alla contngenza oppure ci sono responsabilita' in questo colpevole ritardo con cui e' gestito il personale di ricerca e non solo?

Anonimo ha detto...

mentre si capisce benissimo perche' solo i responsabili precedenti abbiano avuto la proposta di passare da PAT a FBK...

Anonimo ha detto...

Commento 100: si vince qualcosa?
Di sicuro vincono i responsabili del caos che stiamo vivendo. Non solo procedono impuniti ma saranno pure premiati...

Anonimo ha detto...

Sara' anche un elemento minore ma a distanza di 9 mesi (senza contare i due anni dall'approvazione della legge) non esiste ancora un sito web. Il logo non rappresenta certo un alibi in quanto ora il design del sito web e' fermo alla sua strutturazione che nulla ha a che fare con il logo (su questo si poteva anche partire prima considerato che le persone chiamate in causa non erano certo le stesse incaricate di statuto, contratto e accordo di programma). Fare un sito web in 15 mesi sono capaci tutti. Non sembra che la Fondazione abbia adottato un regime diverso dal tran-tran del pubblico (le cose si fanno prendendosi il tempo necessario per farle). Speriamo almeno che non faccia la fine di italia.it!

Anonimo ha detto...

Scusate l'impertinenza ma non ho capito se l'IRST esiste ancora. Non trovo di per se' scandaloso che l'IRST sparisca. trovo invece inquietante che non si sappia se esista ancora oppure no. E' un problema di comunicazione o un problema di sostanza. E' stata presa una decisione chiara in merito? e se si' perche' non si ha il coraggio di dichiararlo apertamente? Ancora oggi in fondazione meta' persone sono convinte che non esista piu'' mentre all'altra meta' piace pensare che esista ancora. E' cosi' difficile prendere una decisione e portarla avanti in maniera coerente?

Anonimo ha detto...

Scusate il tormentone ma di contratti continua a non vedersi traccia. Fra pochi giorni siamo a dicembre.

Anonimo ha detto...

La costruzione del nuovo sito e l'esistenza dell'IRST sono argomenti collegati. Come progettare un nuovo sito se ancora non si capisce se IRST esiste? Se le unita' di ricerca ssono dentro a IRST, a M&Ms, a IT? Se nella struttura sono agganciate direttamente al Segretario Generale (che e'...?) Se i centri umanistici sono a livello IRST, o M&Ms? Se i centri umanistici sono anch'essi strutturati in unita' di ricerca? Se i responsabili di unita' hanno gia' ricevuto il mandato (o se si aspetta che transiscano in FBK) e possono essere dichiarati tali davanti al mondo?
Con tutti questi punti di domanda e' difficile strutturare un nuovo sito.

Anonimo ha detto...

Per rispondere al penultimo anonimo, chiedi al tuo responsabile per sapere qualcosa dei contratti. Dovra' saperti dire qualcosa.

Anonimo ha detto...

E chi e' il mio responsabile? Quello di unita', quello di area? Che potere ha sui contratti il responsabile di unita'? Un tempo il mio interlocutore, su queste faccende, era il capo divisione. Almeno sapevo che faccia avesse! Il nuovo capo area (come pure il capo personale) finora non si e' nemmeno degnato di parlare con i suoi sottoposti e dire: e' a me che ti devi rivolgere per questo o quest'altro.

Anonimo ha detto...

Scusatemi ora, ma se avete dei problemi di comunicazione con i rispettivi capi unita`, risolveteli! Sono settimane che nella nostra unita` e` stata fatta una riunione in cui il capo unita` ci ha comunicato quanto era a sua conoscenza (poco) quanto sta accadendo e quanto sta facendo. E le persone che hanno dei contratti in scadenza si sono via via rivolte a lui. E lui sta gestendo/contrattando con chi sta sopra di lui es Osello e capi area. Se poi vi aspettate che vengano di loro spontanea volonta` a bussare alla vostra porta, non e` mai acccaduto in passato e` da illusi pensare che possa accadere ora.

Anonimo ha detto...

I capi unita' non hanno ricevuto per ora alcuna delega formale ne' investitura. Il loro ruolo e' basato solo sulla tradizione orale e lo stato di fatto. Non esiste alcuna comunicazione della Fondazione che annunci il loro incarico e le deleghe ad essi affidate. Permettete quindi per favore che non mi sembra "sano" ne' ragionevole fare conto su di loro per quel che riguarda il mio contratto (che' poi trattasi della pagnotta). Trovo bizzarra (per usare un eufemismo) una organizzazione nella quale chi ha il potere si nasconda. Non capisco per quale motivo capo del personale e capo area non debbano "spendere" la propria "faccia" nel proporre un contratto ma debbano nascondersi dietro ai "capetti". In questa Fondazione mi sembra regnare una confusione di ruoli. Chi ha delega non si prende le responsablita' dovute, nello stesso tempo si assegnano responsabilita' senza deleghe ufficiali. Come e' naturale una situazione di questo tipo non puo' che generare caos e smarrimento (malcontento?).

Anonimo ha detto...

Prevedo un'altra piccola diaspora nel primo trimestre del 2008 che sara' presentata come un grande risultato di questa governance in grado di rinnovare il personale. Il semplice fattore anagrafico sara' venduto come indicatore di successo.

Anonimo ha detto...

Al penultimo anonimo. Secondo te la comunicazione del presidente inviata subito dopo il CdA del 9 novembre non attribuisce nessuna responsabilita' ai capi delle unita' elencate?
All'ultimo anonimo. Potresti essere un piu' esplicito? La diaspora chi riguardera'?

Anonimo ha detto...

Vedo solo che certe persone hanno delle "leadership". Non so bene cosa significhi in termini di ruolo e responsabilita' su chi/su cosa

Anonimo ha detto...

Udite udite.... nell'anno 2007, mese di dicembre la prestigiosa Fondazione Kessler (fu ITC) scopre di non avere un catalogo delle proprie pubblicazioni scientifiche. Oibo'! Non resta che fare una chiamata urbi et orbi per raccogliere dal "basso" l'elenco delle pubblicazioni con un vero approccio partecipato e collaborativo (e quelle pubblicazioni di ricercatori che nel frattempo hanno lasciato l'istituto?).
Nonostante la presidenza illuminata di Zanotti, di Bonvicini, di Delai, di Ardigo' e la guida scientifica di Zen, Aiello, Stock scopriamo che e' possibile governare e dirigere un istituto di ricerca senza necessariamente gestire un archivio delle pubblicazioni.
Evidentemente significa che nel corso degli anni c'e' sempre stato qualcosa piu' importante che non le pubblicazioni scientifiche. Sarebbe interessante approfondire cosa e' stato ritenuto piu' importante della produzione scientifica in un istituto di ricerca.
Ma questi sono pensieri oziosi e curiosita' morbose.

Anonimo ha detto...

Mi sono perso qualche comunicazione interna? A me non e' arrivato nessun messaggio sulle pubblicazioni.

Anonimo ha detto...

Ma all'IRST non era stato creato un database aggiornabile via intranet dagli autori stessi delle pubblicazioni?

Anonimo ha detto...

Questa chiamata per le pubblicazioni mi e' arrivata dal mio capo unita'. Per quel che riguarda l'applicazione intranet dovremmo concludere che se c'e' questa esigenza di raccogliere tali inormazioni "al volo" significa che l'applicazione non e' ancora a regime.

Anonimo ha detto...

LEGGE FINANZIARIA: EMENDAMENTO Presidente DELLAI
Emendamento all'art.29 della finanziaria:
"3bis. Al comma 4 dell'art. 28 della LP n.14 del 2005 le parole "sessanta giorni dall'adozione" sono sostituitedalla seguente: "centoventi giorni dall'adozione".
"4bis. Al comma 6 dell'art. 29 della LP 14 del 2005 le parole "sessanta giorni dall'adozione" sono sostituite dalle seguenti: "centoventi giorni dall'adozione"

Anonimo ha detto...

Se non si riescono a rispettare le scadenze, si introduce una proroga. Peccato che la vita (e la ricerca) di solito non funzioni cosi'...

Anonimo ha detto...

E; stato cosi' anche nella gestione dei bandi per il finanziamento dei progetti di ricerca. Chi ha mancato la sottomissione anche solo per pochi minuti e' rimasto fuori. Il ritardo nel processo di valutazione e' stato invece adattato ed esteo alle esigenze del Servizio Universita' e Ricerca della PAT. Come a dire organizzazione non competitiva per una ricerca competitiva.

Anonimo ha detto...

[Due anonimi fa]
La beffa e' che nonostante le proroghe chi ha gestito il passaggio alla Fondazione ricevera' i complimenti per aver operato al meglio.
Dunque un breve aggiornamento.
Ad oggi 6 dicembre 2007:
- manca segretario generale
(a questo punto non si capisce se sia veramente una figura importante o utile se ci si permette di non coprire questo ruolo)
- manca piano scientifico
(oltre a non essere ancora noto quello predisposto per l'accordo di programma avra' un orizzonte di soli 12 mesi, come dire che la Fondazione non va al di la' di quelo che e' l'orizzonte di una legislatura - ma non doveva essere autonoma?)
- mancano i contratti
(non "il" contratto ma "i" contratti; numerosi ricercatori non hanno ancora ricevuto una proposta concreta di rinnovo nonostante il loro contratto scadi fra pochi giorni)
- manca direzione scientifica
(non si capisce se per pudore o innovazione non si vogliano costituire dei centri ne' tantomeno nominare dei direttori come in qualsiasi posto del mondo; si preferisce introdurre neologismi come building-team dalla semantica e dalle deleghe opache)
- manca salario accessorio
(si e' sbandierato che elemento chiave del nuovo contratto e' il merito e quidi il salario accessorio; i ricercatori sono chiamati a firmare un contratto in cui una parte rilevante del loro salario non e' ancora definita; nulla si sa su quali basi verra' erogato; quale serio professonista prenderebbe in esame una proposta cosi' approssimativa?)
... basta, mi fermo qui perche' mi sono fatto gia' troppo il sangue cattivo!

Anonimo ha detto...

Trasparenze ha chiuso ma il disagio e l'insoddisfazione mi sembrano ancora molto vive.

Anonimo ha detto...

In occasione della manovra di bilancio ho occasione di intervenire sulla situazione ITC-Fondazione.
Trasparenze ha chiuso ma vedo che il dibattito continua per cui potrei farmi carico di illustrare in aula i problemi aperti e chiedere lumi allo assessore di merito o direttamente al Presidente.
Resto in attesa di leggere eventuali spunti di riflessione o di proposta.

Anonimo ha detto...

Pensate che il CdA FBK che si riunisce oggi decidera' di rendere pubblico il testo dell'accordo di programma?

Anonimo ha detto...

[per Bondi]
Sembra che FBK abbia ereditato dall'ITC il ruolo di discarica di tutte le iniziative che nel tempo si sono accumulate in ambito culturale (?). In questa configurazione ammesso e non concesso che FBK abbia intenzione di fare "pulizia" il suo ruolo diventerebbe quello di smantellare o chiudere i centri "inutili". Sarebbe interessante sapere a valle delle nuove iniziative lanciate (e.g. quella sulla valutazione delle politiche pubbliche) quante ne sono state chiuse.

Anonimo ha detto...

(Bondi)
Tra le nuove iniziative di FBK ho sentito che vi sarebbe anche quella di promuovere l'ufficio editoria dell'ITC a vera e propria casa editrice. Faccio fatica a comprendere la prospettiva strategica di tale scelta. Possiamo almeno assumere che tale iniziativa sia vincolata alla capacita' di pareggio di bilancio? Oppure dobbiamo rassegnarci che brucera' risorse altrimenti destinate alla ricerca?

Anonimo ha detto...

Se fosse garantito un minimo di "trasparenza" non dovrebbe essere difficile verificare dai documenti di bilancio se la casa editrice FBK sia in attivo o meno. Si accettano scommesse se tale informazione sara' divulgata....

Anonimo ha detto...

[per Bondi]
E' possibile riconoscere che la proroga a 120 giorni palesi una performance non soddisfacente del governo della Fondazione? Perche' per gli errori e le inadempienze del governo della Fondazione sono sempre pronti degli alibi? Cosa deve succedere affinche' vi sia un riconoscimento della inadeguatezza dei vertici della Fondazione?

Anonimo ha detto...

[Bondi]
L'ambivalenza pubblico/privato e' destinata a segnare la vita e la storia di FBK. Per quel che riguarda i compensi dei dirigenti FBK dobbiamo rassegnarci ad una logica privatistica di riservatezza o a quella pubblica di trasparenza? E' una domanda che non rivolgo solo a Bondi ma anche al CdA FBK. Come e' pensabile realizzare il bilancio sociale senza questo tipo di trasparenza?

Anonimo ha detto...

[x Bondi]
Sono consapevole che si tratta di "minor issue" ma vorrei sollevare il problema del sito web FBK come esempio paradigmatico di come procede in termini piu' generali il processo di avvio della Fondazione.
La Fondazione ha preso avvio il 01.03.07. Cio' nonostante si parla che il portale web della Fondazione si avra' non prima di maggio 2008.
Tutto all'insegna de "take your time".

Anonimo ha detto...

[X BONDI]
A pochi giorni dalla fine dell'anno, a poche ore dalla pausa natalizia, dopo quasi un anno di Fondazione siamo ancora in molti ricercatori (e non solo) che non hanno ricevuto una proposta chiara di rinnovo del contratto. La Fondazione si nasconde dietro alla foglia di fico che fino alla mancata firma dell'accordo di programma FBK non e' in grado di sottoscrivere impegni (i.e. il mio contratto). La situazione e' seria. Non e' un caso che il personale di ricerca straniero sia sostanzialmente nullo. Nessun straniero accetta questo tipo di trattamento. Le persone che in queste settimane hanno lasciato la Fondazione verranno presentate come la capacita' di rinnovamento. Quante di queste pero' se ne sono andate sbattendo la porta? Non e' un caso che FBK-ITC non abbia mai gestito il network degli ex. Finche' i giornalisti si faranno un'opinione sullo stato dei ricercatori sulla base delle veline del presidente e' chiaro che non emergera' mai la deludente gestione dei ricercatori. Nessuno ha interesse a scoprire il velo.

Anonimo ha detto...

Per chi non lo sapesse, oggi si riunisce il CdA FBK.

Anonimo ha detto...

... il che significa che dobbiamo aspettarci quegli anonimi comunicati non firmati della segreteria di presidenza. Mi sono sempre chiesto perche' nessuno si assume la responsabilita' di firmare i comunicati (almeno Ferrara si firma con l'elefantino).

Anonimo ha detto...

Serve dirlo? E' Dalla Torre a dirigere la Fbk. Lo sa tutto il Trentino. E sa anche dei suoi modi "poco gentili", della sua carriera inspiegabile, del suo confondere management con politica, della sua scrittura contorta, del suo non aver capito l'opportunità che poteva dare il passaggio a fondazione. E' tutto abbastanza triste...

Anonimo ha detto...

Ho saputo solo oggi che nel fine settimana il Consiglio Scientifico ha incontrato i capi progetto (o responsabili di unita', per dirla con i nuovi termini). Evidentemente devo andare piu' spesso al caffe', perche' e' li che girano le informazioni... E' un altro dei vantaggi della FBK rispetto a ITC.

Anonimo ha detto...

Notizie sul CdA di ieri mattina? Chissa' come mai la velina anonima non e' ancora arrivata.

Anonimo ha detto...

Ma è vero che per il posto di segretario generale della Fondazione è in pista lo stesso assessore Salvatori?
Ha forse deciso di riprendere da dove ha lasciato?

Anonimo ha detto...

Ma è vero che per il posto di segretario generale della Fondazione è in pista lo stesso Dalla Torre?
Ha forse deciso di andare avanti a fare quello che fa?

Anonimo ha detto...

niente velina!
ma anche niente programma scientifico, niente contratti, niente segretario, niente sito web, ...

Anonimo ha detto...

il presidente sta riservando la cartuccia per gli auguri di natale (mi raccomando nessuno rovini la festa azzardando con domande lecite quanto inopportune)

Anonimo ha detto...

il presidente ha sicuramente una percezione alterata facendosi raccontare la realta' dai suoi vicari. Sarebbe interessante sapere se almeno uno di questi si sia mai azzardato a segnalare che le performance del responsabile del personale non sono proprio all'altezza della situazione. Sospetto che al contrario tutti facciano a gara a descrivere un quadro idilliaco in cui tutti danno il meglio di se' (gia' ma se questo "meglio" non fosse sufficiente?). Io invece mi permetto di segnalare a chiunque sia interessato a volerlo sapere che non mi sembra che il responsabile del personale sia all'altezza del suo ruolo (e non si tratta solo di idiosincresia della mansione).

Anonimo ha detto...

sottoscrivo

Anonimo ha detto...

idem

Anonimo ha detto...

sottoscrivo anch'io sebbene preferirei sottoscrivere uno straccio di contratto prima

Anonimo ha detto...

Mai visto ne' conosciuto. E questo la dice lunga sullo stile del "responsabile del personale" che non ha mai inviato neppure una e-mail di saluto dal giorno del suo insediamento...

Anonimo ha detto...

Ho piu' di sette anni di esperienza maturata in ITC e non ho ancora un pezzo di carta che mi dica se al primo gennaio avro' un contratto con la fondazione. Se fossi una persona seria (e non avessi famiglia) avrei gia' considerato altre offerte.

Anonimo ha detto...

Io l'ho fatto. Da gennaio cambio lavoro. Lascio a malincuore ma senza rimpianti. Gestione del personale PESSIMA.

Anonimo ha detto...

Io non ho sette anni e neppure famiglia ma il contratto non l'ho ancora visto. Il mio scade al 31 di questo mese. Oliviero: la dignita' dei ricercatori passa anche da qui. Dopo il manifesto sarebbe anche il caso di spendersi pubblcamente denunciando l'indecoroso trattamento dei ricercatori che non abbiano ancora ricevuto il nobel.

Anonimo ha detto...

Come sopra. Contratto in scadenza il 31.12 nessuna offerta. Per ora.

Anonimo ha detto...

Purtroppo non conta il nobel o la qualità dei ricercatori, ma solo il loro tacere di fronte alla cattiva gestione, la loro "fedelta" al (ai) capo come al tempo del medioevo o come nella politica di bassa lega.
Pare che abbiamo un nuovo Tonini (Dalla Torre). Forse dovremo rimpiangere i gattopardi di fronte a sciaccaletti e iene?

Anonimo ha detto...

Per sapere cosa e' successo al CdA FBK di lunedi' bisogna leggere i giornali locali di oggi. Su l'Adige (pag. 25) e Trentino (pag. 17) si parla anche di FBK in occasione della discussione sulla legge finanziaria provinciale. Dallatorre nominato direttore dei servizi. E si scopre anche che abbiamo un quarto dirigente, Stefano Bernini (patrimonio e acquisti).

Anonimo ha detto...

Ben triste istituzione in cui er sapere anche solo il nome dei propri dirigenti e' necessario leggere l'Adige.

Anonimo ha detto...

Anch'io mi aggiungo alla lista dei ricercatori in scadenza. Da lunedi devo necessariamente andare in ferie. Rimangono solo 48 ore utili per sapere se ricevero' una proposta di rinnovo del contratto.

Anonimo ha detto...

Ieri sera e' giunta dalla presidenza FBK la solita velina anonima per dirci cio' che avevamo gia' letto sui giornali. Meglio tardi che mai! A essere sinceri pero' rispetto ai quotidiani di ieri qualche dettaglio in piu' sul CdA di lunedi' c'e'. Qualcuno sa cos'e' la neuroinformatica e chi se ne occupa in FBK?

Anonimo ha detto...

Per essere un CdA che e' durato tutta la giornata la velina sembra essere sottodimensionata.

Anonimo ha detto...

significa finalmente che vedremo uno straccio di contratto nero su bianco?

Anonimo ha detto...

Chi e' Stefano Bernini?

Anonimo ha detto...

Qualcuno e' in grado di fare l'esegesi del comunicato sindacale? Non e' chiara la prospettiva del contratto provinciale della ricerca. Non si distingue l'auspicio sindacale dalla realta' di fatto. Mi sembra ben strano che la PAT conceda credito, dignita' e prospettiva a questo contratto.

Anonimo ha detto...

Un favore a Bassi.
Non vi sembra ipertrofica la struttura amministrativa-organizzativa?

Anonimo ha detto...

Domandina.
Ma una struttura pubblica quale è l'Università può disporre in comando personale in favore di una struttura privata quale è una fondazione?
La corte dei conti non avrebbe nulla da ridire?

Anonimo ha detto...

Dovessimo riassumere in due parole la strategia FBK potremmo dire che "FBK e' prona all'Universita'". Tutto il resto e' corollario. La strategia di Zanotti non sembra andare al di la' di questo. Anche i "capetti" (ops, scusate, il board della ricerca) hanno capito che non vi e' strategia.

Anonimo ha detto...

Interessante e provocatorio articolo sui ricercatori precari apparso su ilManifesto di ieri (link)

Anonimo ha detto...

Da una parte si lascia proliferare la struttura amministrativa (o almeno non la si riduce) e dall'altra ci si compiace con chi lo fa (link). Mi domando come si possa prescindere dalle proprie responsabilita'. Il presidente di FBK l'ha nominato la Provincia quindi e' co-responsabile. Richiamarsi all'autonomia della Fondazione e' solo un espediente retorico e un po' furbetto (oltre che disonesto). Se si ritiene che lo snellimento amministrativo e' un obiettivo si revochi la delega a chi non ha saputo raggiungerlo. Solo dopo si pubblichino certi post.

Anonimo ha detto...

Anch'io ho letto l'uscita di Salvatori sul suo blog con l'esaltazione della struttura leggera del CRS4. Qualcuno conosce delle persone che lavorano al CRS4? Per valutare con cognizione di causa se e quanto il modello e' generale e quanto dipende da condizioni specifiche del tipo di ricerca che fanno.

Anonimo ha detto...

Sembra quindi che al CRS4 si sperimenti in modo sostanziale la delega di responsabilita' e gestione al Personale di Ricerca. Interpreto i commenti dell'Assessore Salvatori come un chiaro appoggio alla scelta CRS4, coerente, perche' sembrava un obiettivo anche in FBK. Ma ci siamo fermati a meta' del guado, forse addirittura un po' prima. Forse il sintomo dell'ennesimo contrasto tra gli attori della riforma, il divergere di obiettivi o l'allontanamento dagli obiettivi, forse la paura a sperimentare un salto deciso. La domanda che mi pongo non e' quindi se il modello CSR4 sia buono o meno, ma perche' dobbiamo rilevare ogni giorno contraddizioni nel processo di attuazione della riforma ITC/FBK, allontanamento degli obiettivi inizialmente dichiarati. Perche' i compromessi, di per se' naturali se limitati, stanno prendendo il sopravvento e stravolgendo l'impianto iniziale della riforma. Quali sono i punti di debolezza del sistema? Chi sta remando contro e perche'? Cerchiamo di individuarli ora perche' rischiano di lasciarci in una situazione di caos, ambiguita' dove lavorare bene sara' sempre piu' difficile.

Anonimo ha detto...

Se il processo di trasformazione in carico alla Fondazione non procede secondo gli obiettivi a chi spetta il compito di monitorare e predisporre le necessarie misure correttive? Non credo si possa assegnare ai ricercatori questo compito.

Anonimo ha detto...

C'e' modo di prendere visione del documento dell'Accordo di Programma? Qualcuno ne ha copia ed e' disposto a condividerla?

Anonimo ha detto...

Dalla velina della presidenza dopo il recente CdA FBK apprendiamo che i "pieni poteri" restano in appalto alla presidenza in attesa della nomina del segretario generale. Unendo questo comunicato allo statuto della Fondazione possiamo concludere: (1) che al segretario generale spetta la guida non solo amministrativa della Fondazione, (2) che la guida della Fondazione sara' affidata ad un profilo privo di accreditamento scientifico.

Anonimo ha detto...

E pensare che al CNR si sono decisi a selezionare un presidente mediante tecnica di peer-review rigorosamente mediante accreditamento della comunita' scientifica e non in base ad apparentamento politico.

Anonimo ha detto...

Non ho capito se sia stato elaborato un piano scientifico o se l'accordo di programma funga da piano scientifico. Nel primo caso sarebbe interessante prenderne visione, nel secondo caso si potrebbe concludere che FBK non ha altri piani se non quelli finanziati dalla Provincia (ma non doveva operare anche con altri fondi?). last but not least sarebbe interessante anche leggere la review del piano scientifico elaborata dal consiglio scientifico. Se, come sospetto, non verra' reso pubblico il giudizio del consiglio scientifico significa che rispetto all'ITC e' cambiato veramente poco. Non basta avere una Pasinelli in CdA per ereditare la trasparenza di Telethon.

Anonimo ha detto...

Finche' la Fondazione, o meglio il suo presidente, deve rispondere solo a Dellai, e' inutile auspicare una prassi all'insegna della trasparenza. Puo' non piacere ma il presidente non ha alcun vincolo verso i ricercatori. E non ne fa mistero.

Anonimo ha detto...

Se anche l'assessore competente sembra, se pur in modo indiretto, prendere le distanze dalla piega che sta prendendo la realizzazione della fondazione (una copia dell'ITC, con uno sdoppiamento dell'Irst, un ampliamento della struttura amministrativa e un cambiamento di personale basato su dinamiche di potere e controllo), cosa impedisce di affrontare pubblicamente il problema?
In caso contrario bisognerà sopportare tutte le conseguenze di quanto sta avvenenendo.

Anonimo ha detto...

Ma chi potrebbe affrontare pubblicamente la questione? Chi potrebbe essere disposto a farlo, come Mauro Bondi o la CGIL, non verrebbe ascoltato perche' accusato di essere prevenuto. Nessun altro oserebbe farlo a meno che non sia chiaro che Dellai ha deciso di mollare Dallatorre.

Anonimo ha detto...

Sono appena intervenuto in sede di bilancio sull'articolo 29 che modifica l'art.21 della legge 14/2005 che riguarda lo accordo di programma.
Con la modifica approvata la PAT potrà affidare commesse di ricerca anche fuori dall'accordo di programma "attraverso le rdinarie procedure di evdienza pubblica". Inoltre non saranno più le leggi finanziarie a disporre il trasferimento di risorse ma "la Giunta provinciale, con proria deliberazione, dispone il trasferimento".
Ciò approvato, in assenza dell'assessore, ho posto direttamente al presidente le questioni aperte e sintetizzo le risposte date all'aula da Dellai:
1) il programma scientifico è stato già deliberato dal cda;
2) l'accordo di programma è atto negoziale e la Fondazione ha fatto pervenire la sua proposta che è all'esame della Giunta e verrà deliberato nella seduta del 21 dicembre 2007;
3) sono molte le persone che hanno già deciso di passare alla Fondazione ma serve un rinvio del termine di altri sessanta giorni per perfezionare e far meglio capire le ragioni per cui è bene restare in Fondazione.
Nessuna risposta ho avuto in merito alla trasparenza che dovrebbe accompagnare l'agire di una Fondazione giuridicamente privata ma pubblicamente finanziata. Sia con riferimento alle procedure scientifiche sia con riferimento alle questioni contrattuali a partire da quelle dei dirigenti.
Su questo il Presidente non ha speso una parola.

Anonimo ha detto...

[Bondi]
Grazie

Anonimo ha detto...

Zanotti sostiene che gia' in molti hanno pensato di passare in Fondazione. Mi sembra si confonda il fatto di inviare una lettera con una proposta dalla sua firma. A meno di ritenere di essere in grado di esercitare pressioni improprie, dedurre la firma dalla semplice proposta e' un po' prematuro. Infatti per ora nessuno ha firmato.

Anonimo ha detto...

Niente auguri di Natale quest'anno? o forse come nello stile della Fondazione dobbiamo aspettarci una comunicazione last minute? o forse confondo che si trattava di unatradizione ITC e non FBK, ... e' che e' rimasto tutto talmente come prima che non pensavo che qualcosa potesse cambiare. Credo che in stile Berlusconiano, Zanotti stia valutando il rischio di esporsi pubblicamente; non e' sicuro dell'umore dei ricercatori; uomo com'e' del consenso sarebbe troppo dura ascoltare anche un solo intervento di un solo ricercatore che gli ricorda di non aver ricevuto copia del contratto di lavoro per il 2008. Staremo a vedere.

Anonimo ha detto...

Grazie Bondi per gli aggiornamenti.

Anonimo ha detto...

Io avrei voglia di chiedere al presidente perche' dopo dieci mesi non e' stato nominato il segretario generale. Se e' cosi' difficile trovare una figura del genere perche' non ci si e' rivolti ad agenzie di selezione? Per Osello e Silvestri lo si e' fatto.

Anonimo ha detto...

Io invece vorrei chiedere copia della relazione scritta che il consiglio scientifico ha elaborato sul programma scientifico della Fondazione. Perche' esiste vero una relazione scritta?

Anonimo ha detto...

Non ho visto nessuno sollevare una obiezione al comunicato della presidenza del 12 dicembre u.s.. Si parla di assolvimento dell'art.16 dello Statuto sulla organizzazione ma per ora non e' disponibile alcun documento dove sia possibile vedere nero su bianco quale sia questa organizzazione. La mia osservazione naturalmente non e' a caso. L'aspetto piu' inquietante del messaggio del presidente e' stata l'investitura dei responsabili di area. Sappiamo che il mandato del presidente ha una scadenza. Che ne e' dei responsabili scientifici? Quando termina il loro mandato? Che vincoli esistono affinche' l'organizzazione non si sclerotizzi con un loro mandato a vita (de facto)? Se da una parte possiamo valutare positivamente il fatto che essi stessi non abbiano una loro unita' di ricerca per evitare possibili conflitti di interesse, cio' nonostante questo implica che sara' difficilissimo "schiodarli" dal loro ruolo di responsabili di area finche' non ci si inventi una loro ricollocazione (la recente vicenda Zen docet). A chi sa ascoltarle, le voci critiche in tal senso riempiono i corridoi. I ricercatori non sono cuor di leone, ma neppure stupidi. Benche' tentino disperatamente di mantenere un aggancio con i ricercatori, Traverso e Simoni sono sempre piu' gli uomini del presidente.

Anonimo ha detto...

Questo ultimo commento coglie nel segno. Se i coordinatori di area fossero stati espressione dei ricercatori, ne' piu' ne' meno come il capo di un dipartimento universitario e' espressione del corpo accademico, si sarebbe evitato di cadere nella trappola del vassallaggio. Oggi Traverso e Simoni sono vassalli della presidenza e non rappresentano in alcun modo i ricercatori. So che una critica in tal senso e' stata sollevata anche dal consiglio scientifico che ha avuto da obiettare che esistessero figure di potere affrancate dall'attivita' scientifica.

Anonimo ha detto...

Ma Traverso e Simoni hanno firmato un contratto con la Fondazione?

Anonimo ha detto...

Caro amico, basterebbe la tua domanda a smentire qualsiasi voce celebrativa sulla Fondazione.

Anonimo ha detto...

Un saluto al presidente.
(ho saputo oggi che anche lui da' una sbirciatina ogni tanto da queste parti;-)

Anonimo ha detto...

Io il contratto non l'ho ancora visto.

Anonimo ha detto...

Anch'io. Siamo in due.

Anonimo ha detto...

Grazie Bondi.

Anonimo ha detto...

Ci sono anch'io, quindi siamo almeno in tre.

Anonimo ha detto...

Quattro.

Anonimo ha detto...

+1

Anonimo ha detto...

Nel nostro gruppo siamo almeno in tre.

Anonimo ha detto...

Chiedo: se/quando avremo il contratto saremo tutti automaticamente tranquilli e contenti?

Anonimo ha detto...

Sul piano personale avro' risolto almeno il problema di mettere insieme pranzo e cena.

Anonimo ha detto...

Vedo che viene celebrato l'accordo CIMeC-FBK. Un'altra puntata in cui UniTn ha fatto shopping ai saldi ITC.

Anonimo ha detto...

Dove si parla dell'accordo CIMeC-FBK? C'e' qualche articolo sui quotidiani locali?

Anonimo ha detto...

L'Adige p.35
Il Trentino p.33

Anonimo ha detto...

Venerdi ricordo a tutti gli auguri del presidente. Non mancate.

Anonimo ha detto...

Il presidente firmera' i contratti proprio giovedi...

Anonimo ha detto...

Bene, allora tutto risolto!

Anonimo ha detto...

Mi fa piacere sentire che il presidente dopodomani firmera' il mio contratto. Peccato che firmera' un accordo di cui io non ho mai preso visione. Ora, io sono assolutamente convinto che il presidente sia in buona fede, ma qualcuno deve dirgli che i contratti che si trovera' sulla scrivania non sono stati presentati anzitempo alla controparte. Andro' a rileggermi il manifesto della ricerca, ma non mi sembra che questo modo di procedere assegni dignita' alcuna ai ricercatori. Che schifo!

Anonimo ha detto...

magari il tuo non sara' sulla sua scrivania... in bocca al lupo! Comunque se non ti piace puoi sempre non firmarlo...

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