domenica, giugno 10, 2007

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© Jaydoubleyougee

Qualora ci fossero dubbi sulla qualita' del giornalismo e dei giornalisti e' sufficiente leggere il Corriere del Trentino di sabato 9 giugno quando a proposito della riorganizzazione della ricerca presso la Fondazione Kessler troviamo:

Sul blog "Tresparenze", aperto dal rappresentante del personale nel CdA, fresco di nomina, Bruno Caprile, prende forza la denuncia di "poco coinvolgimento della base nella riorganizzazione".

Non ha importanza. Le regole dell'informazione ci dicono che l'importante e' che se ne parli. .

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Bruno Caprile che veste i panni del contestatore! Che beffa. La realta' sa essere piu' ironica di qualsiasi immaginazione.

Anonimo ha detto...

Alcuni primi commenti sul documento sulla riorganizzazione.
Il ruolo della Segreteria Generale e' poco chiaro (cosa sara' mai "l'ingenierizzazione dello spazio intercorrente tra il CdA e ciascuna Unita' di ricerca"?!?) ma sembra uno snodo cruciale della futura organizzazione. Lo Statuto parla solo del Segretario Generale. Non e' chiaro lo scopo di trasformarlo in un organo collegiale.
Se si ritiene che la valutazione sia davvero cruciale, perche' non farla partire a monte della riorganizzazione in modo da poterne usare i risultati nella riorganizzazione stessa?

Anonimo ha detto...

Ho capito bene che oltre alle divisioni spariscono tutti centri (irst, isr, isig...)? Ci saranno solo unita' di ricerca da 10-15 persone che risponderanno direttamente alla Segreteria (o Segretario) Generale?

Anonimo ha detto...

Direi di si'. E poi ci sara' il coordinamento dei responsabili di ricerca, il cui ruolo non mi e' molto chiaro.

Anonimo ha detto...

Mi spiace contraddire Alberto ma il documento e' sibillino sul destino dei centri umanistici. Da una parte si afferma che il coordinamento della ricerca vedra' seduti allo stesso tavolo sia i responsabili della ricerca scientifica che umanistica, dall'altra si menzionano i centri umanistici facendo riferimento ai direttori.
Se la sintassi dell'organizzazione e' opaca non oso immaginare quando si trattera' di passare alla semantica (o come direbbero gli informatici alla "implementazione").

Anonimo ha detto...

Hai ragione, Massimo. Per i centri umanistici sembra che i direttori continueranno a esistere. Tanto anche i direttori dei centri umanistici mi sembra che in questi anni abbiano brillato per la loro assenza...

Anonimo ha detto...

Deve trattarsi di un collaboratore in erba ignaro del dictat bulgro di Dellai di non fare piu' menzione del blog Trasparenze (da tempo infatti non comparite piu' sui quotidiani locali). Peccate di ingratitudine.

Anonimo ha detto...

Bruno Caprile mi sembra fraintendere il suo ruolo di membro del CdA come rappresentante del personale. Lui per ora e' stato l'unico che ha avuto modo di criticare (l'avra' fatto?) la proposta di riorganizzazione della ricerca. Tuttavia nessuno di noi, neppure il centinaio di persone che l'ha votato (io fra questi) conosce la posizione assunta da Bruno. Almeno questa penso non sia vincolata dal codice di riservatezza.

Anonimo ha detto...

Lui e' ascolta.... mica parla.

Anonimo ha detto...

Please, non scadete. Cercate di contenere, nei limiti del possibile, la vostra vis polemica.

Anonimo ha detto...

Sono d'accodo con Silvio: in considerazione del ruolo istituzionale chiamato a ricoprire, BC ritiene opportuno non partecipare alla riunione indetta da S***k per discutere il documento inviato dalla Presidenza.

Anonimo ha detto...

Alcune note sull'incontro di stamattina per discutere il documento della presidenza.
Sono emerse parecchie critiche ma non tutti erano d'accordo a uscire con un documento sui punti controversi. La posizione di mediazione e' stata quella di affermare (i) che il documento della presidenza deve essere il punto iniziale di un processo e non quello finale e (ii) che bisogna ottenere da presidente e CdA un impegno formale affinche' d'ora in poi ci sia coinvolgimento e condivisione nel processo di riorganizzazione.

Anonimo ha detto...

Immaginatevi i partecipanti alla riunione di stamattina che escono dalla sala est a questo
ritmo....

Anonimo ha detto...

Non ho capito se le richieste indirizzate a presidente e CdA saranno affidate a Bruno Caprile oppure comunicate direttamente mediante un messaggio scritto (chi lo scrive?).

Anonimo ha detto...

Leggo: "impegno formale affinche' d'ora in poi ci sia coinvolgimento e condivisione nel processo di riorganizzazione"
Mi domando se questi ricercatori ci sono o ci fanno.
La Fondazione non e' l'universita' (nessuna carica e' elettiva) ne' tantomeno una cooperativa.
Cari ricercatori se non lo avete ancora realizzato voi siete dei lavoratori subordinati. Punto. A voi non compete alcun diritto sulla determinazione del governo della Fondazione. Ogni vostro coinvolgimento deve essere considerato semplicemente un atto magnanimo del presidente.
Non siete nella posizione di "esigere" alcunche'. Ne e' prova il contratto di lavoro, lo statuto, il documento di riorganizzazione, i verbali del CdA, ....

Anonimo ha detto...

Risposta a Luca. Dovrebbe arrivare un messaggio del Direttore IRST a proposito.
Risposta a lino73. Quasi nessuno dei capi e capetti ha il coraggio delle proprie azioni. Molti pensano che il documento sia un'idiozia ma non hanno il coraggio di dirlo per paura di rimetterci (ovvero di perdere una fetta di potere). Un atteggiamento simile, per qualche verso, a quello della CISL nella trattativa per il contratto di lavoro.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con lino73. L'unica cosa che si puo' esigere e' che i documenti ufficiali siano redatti in maniera intelleggibile, in modo che i destinatari possano fare il loro lavoro al meglio entro gli schemi che "il capo" ritiene opportuni per la sua azienda.

Anonimo ha detto...

Provo a fare un tentativo di riassumere alcuni degli elementi piu' rilevanti del documento della presidenza.
Innanzitutto, dal documento emerge un giudizio negativo sulle attivita' passate dell'IRST, senza pero' alcun elemento concreto per sostanziare il giudizio negativo. In questo modo e' impossibile contestare la valutazione. Giudizio, tra l'altro, in larga parte ingiusto perche' in IRST si sono fatte tante cose buone che adesso vengono dimenticate.
Un'organizzazione delle Unita' di ricerca senza un coordinamento che non sia quello della Segreteria Generale e' sicuramente troppo frammentaria e credo non abbia riscontro in nessun altro centro di ricerca al mondo. A questo si aggiunge una visione di breve termine data dalla durata triennale delle unita'. Difficile lavorare con visione strategica quando l'orizzonte temporale e' cosi' limitato.
Tra l'altro, il ruolo della Segreteria Generale e' poco chiaro e in alcuni punti in aperta contraddizione con lo Statuto FBK che assegna al Segretario Generale il ruolo di "curare l'attuazione degli indirizzi e degli obiettivi riguardanti l'amministrazione stabiliti dal CdA" (notare la specificazione "riguardanti l'amministrazione"). Altra contraddizione con lo Statuto riguarda la durata del mandato: 3 anni nel documento, 4 nello Statuto. Sembra che chi ha redatto il documento non abbia letto lo Statuto.
C'e' poi la questione della valutazione delle attivita', su cui magari mandero' un commento nell'altro post in cui se ne sta discutendo.