lunedì, marzo 26, 2007
Take your time
© MagicMarc
Sebbene non vi sia nulla di piu' imprevedibile dell'intuizione creativa che accompagna ogni attivita' scientifica il lavoro dei ricercatori e' scandito dalla nozione di "deadline".
I ricercatori si misurano con la "deadline" ogni volta che debbono sottomettere una pubblicazione a rivista, un lavoro ad una conferenza, una proposta di progetto ad una agenzia di finanziamento.
Il governo della Fondazione non sembra improntato a questo stile quanto piuttosto a quello di un ente pubblico che per raggiungere un obiettivo si prende il tempo necessario. C'e' la volonta' di operare per il meglio e la fretta e' nemica della qualita'.
Non esiste un calendario per scadenze importanti quali il piano scientifico, l'organizzazione della ricerca, le nomine e relative deleghe, l'accordo di programma, ... Si spiega anche in questo modo il logoramento dei ricercatori che nel frattempo continuano a portare avanti il loro lavoro confrontandosi quotidianamente con le deadlines.
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9 commenti:
A proposito di scadenze, nessuno ha notato che le date indicate dal CdA della Fondazione Kessler per incontrare "i primi firmatari" del manifesto cadono di sabato e domenica?
Sempre in tema di scadenze ci sono quelle dei contratti da rinnovare. Era stata indicata la seduta del CdA della Fondazione in data 19 marzo come la sede in cui sarebbe stata presa una posizione per quel che riguarda il tipo di contratto da offrire ai ricercatori. E' passata piu' di una settimana ma non se ne sa nulla. Il comunicato stampa rilasciato tempestivamente la sera stessa del 19 marzo non fa alcun riferimento alla decisione del CdA per quel che riguarda il contratto di riferimento.
Spiace essere maliziosi ma il comunicato stampa serviva appunto a rabbonire la stampa fuorviando l'attenzione dalle cose importanti verso gli aspetti di immagine. I ricercatori dalla seduta del CdA del 19 marzo si aspettavano una risposta sul contratto non una risposta sul manifesto.
Si, e` evidente che le cose siano cosi`.
Io, seppur come tutti condivido i principi scritti nel manifesto, sono convinto che non e` nemmeno stato letto da chi sta in alto.
Fa talmente comodo averlo pero`, che la sua "pubblicazione" e soprattutto il periodo in cui e` stato redatto, mi fanno pensare ad una cosa pilotata...
E non lo penso solo io...
Tra le varide deadline ci sarebbe da aggiungere anche quella della nomina del membro del CdA eletto dal personale.
Sempre in tema di deadline ci sarebbe bisogno anche di un impegno un po' piu' preciso sulla pubblicazione degli atti delle sedute del CdA. "Trasparenza" vorrebbe che non fosse 6 o 12 mesi dopo.
Ancora scadenze. Non era stato commissionato un rapporto di valutazione della ricerca a Scoles? Non era prevista la sua presentazione al CdA della Fondazione lunedi 19 marzo? Perche' tutto deve essere cosi' poco trasparente nonostante non vi sia nessuna ragione per occultare alcunche'?
Ingenui. Le "deadline" come voi le chiamate si prestano ad essere "sforate" palesando un evidente fallimento in fase di realizzazione o di pianificazione (poco importa il risultato non cambia). Questo e' il motivo per cui il governo della Fondazione e' poco incline ad indicare una roadmap con tanto di calendario di attuazione delle varie fasi di avvio. Non si tratta di trasparenza o meno ma di adottare uno stile di gestione che non palesi eccessivamente i fallimenti del management.
... quindi non siamo nelle mani di torbidi ma semplicemente di incapaci.
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