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Ieri e' stata presentata dal consigliere Mauro Bondi una interrogazione al Presidente della Provincia e all'Assessore competente dal titolo "Perche' siamo messi male nell'hit parade della ricerca?". L'interrogazione fa riferimento ad uno studio di R.Florida che vede il Trentino nella 69-esima posizione nella classifica dell'innovazione nonostante la nostra provincia sia quinta per numero di ricercatori.
Tralasciando la premessa gli interrogativi sono i seguenti:
- avere maggiori informazioni circa il lavoro del sig. Richard Florida e in particolare dove sia possibile leggere e analizzare le ricerche di questo studioso;
- conoscere la posizione, relativamente alle due classifiche riportate nell’articolo sopra citato, di tutte e 103 le province italiane;
- sapere se, al di la della citazione, condivide l’analisi e la classifica redatta dal sig. Florida;
- sapere se i vertici degli istituti di ricerca del trentino sono a conoscenza del lavoro del sig. Florida e se ne condividono l’analisi e la relativa classifica finale.
Il testo completo e' disponibile sul sito della provincia. Scadenza entro cui deve essere fornita risposta scritta: 18 novembre 2005.
7 commenti:
Bene, finalmente avremo un riferimento alla fantomatica (finora) ricerca di Florida.
Grazie Bondi.
Alla terza domanda (cioe' se i vertici degli istituti di ricerca condividono l'analisi e la classifica) potremo avere risposta gia' domani durante l'incontro con il presidente ITC.
Il rapporto si chiama “L’Italia nell’era creativa” di Richard Florida e Irene Tinagli, che la Provincia autonoma di Trento ha cofinanziato, assieme ad altre realtà territoriali.
E’ scaricabile dal sito della Margherita:
http://margherita.inforing.it/shared/documenti/doc1_259.pdf
A pag. 25 c’è la classifica.
Il 4 ottobre se ne è parlato ampiamente durante un dibattito a Riva del Garda con l’assessore Cogo, Claudio Molinari, Dino Sommadossi e Carlo Pedrazzoli.
Grazie alle news del Consiglio:
http://www.uffstampa.provincia.tn.it/csw/c_stampa.nsf/da30aff456bf716ac125661a00277281/a732f75c70d1d190c125709100523f8a?OpenDocument
Grazie del link.
Strano che un rapporto finanziato dalla Provincia di Trento lo si possa trovare sul sito della Margherita e non su quello della Provincia.
Vediamo il lato positivo: in questo caso il blog si e' rivelato uno strumento piu' efficace della macchina consiliare :O)))
Interessante studio. Leggendolo si apprende che il 69esimo posto della provincia di Trento nella classifica italiana della tecnologia e' dovuto a tre fattori: (1) il 13esimo posto per quanto riguarda l'Indice High Tech, che misura la presenza di aziende ad elevata tecnologia, essenzialmente produttori di hardware e software; (2) il 50esimo posto per Indice di Innovazione, che misura il numero di brevetti per abitante depositati tra il 2001 ed il 2003; (3) il 76esimo posto per Indice di Connettivita', che misura la diffusione delle reti ADSL (internet veloce) e UMTS (telefonia mobile di ultima generazione) sul territorio provinciale.
Analizzando in dettaglio il documento si capisce anche che sostenere la tesi che la causa del 69esimo posto del Trentino sia lo scarso impatto della ricerca sul territorio sia per lo meno opinabile.
Innanzitutto, non e' vero che ricerca produce connettivita' ma esattamente il
contrario: lo studio stesso indica infatti la presenza di una adeguata
infrastruttura di comunicazione avanzata come fattore di attrazione di persone
ad elevata professionalita' e creativita'. In Trentino si verifica quindi un
fenomeno singolare: c'e' un'alta densita' di ricercatori (e quindi si fa molta
ricerca) nonostante la mancanza di un'adeguata infrastruttura.
Per quanto riguarda l'Indice High Tech, lo studio evidenzia come la presenza di ricercatori su un territorio sia correlato positivamente con la presenza di aziende ad elevata tecnologia. La nostra provincia, col suo 13esimo posto, e' in linea con questa tendenza.
Rispetto invece al il numero di brevetti, e' singolare motivare il nostro 50esimo posto solamente con la scarsa produttivita' brevettuale della ricerca e non soprattutto con la limitata capacita' dell'industria avanzata, ben presente sul territorio (13esimi in Italia).
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