lunedì, giugno 05, 2006
Omissione
© Simplethingsuask
Alcuni mesi fa il sistema nazionale della ricerca ha compiuto un passo "epocale": una valutazione puntuale ed oggettiva della qualita' dei risultati dei centri di ricerca ed universita'. Operazione compiuta dal CIVR, il Comitato di Indirizzo per la Valutazione della Ricerca (quello nazionale, non quello trentino).
In quell'occasione l'Istituto Agrario di San Michele All'Adige aveva ricevuto un lusinghiero riconoscimento posizionandosi ai primi posti nell'area Scienze agrarie e veterinarie.
L'ITC non ha preso parte al processo di valutazione quindi non possiamo sapere su scala nazionale la qualita' della sua produzione scientifica. Perche' l'ITC non ha preso parte al processo di valutazione? Chi ha preso la decisione di non far partecipare l'ITC al processo di valutazione?
Queste sono solo alcune delle domande che i ricercatori in ITC si pongono e alle quali non trovano risposta.
E' utile ricordare che in futuro i finanziamenti nazionali alla ricerca saranno erogati anche tenendo conto della valutazione del CIVR.
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9 commenti:
Effettivamente avevo notato anch'io questa cosa e pensavo fosse dovuta alla natura regionale del nostro istituto, quando poi pero' ho visto che compariva lo IASMA non sono riuscito a spigerami questa differenza. Qualcuno conosce i motivi di questa scelta? Ci sono ragioni formali o stanziali che impedivano all'ITC di essere valutato?
"stanziali" => "sostanziali"
Anche a me piacerebbe saperlo. Mi astengo dalla dietrologia e attendo che qualcuno di piu' informato mi illumini.
Come sempre la verita' e' piu' semplice della fantasia. L'ITC non rientrava tra i centri di ricerca nazionali per i quali nn era possibile derogare alla valutazione. Nel nostro caso non e' stato necessario prendere una decisione per non prendere parte alla valutazione oiu' semplicemente non si e' affrontata la decisione se prendervi parte. Probabile quindi che la questione non sia mai stata affrontata in Giunta.
Se questa e' la spiegazione non mi sembra molto confortante. Significa che la Giunta ITC non ha piena consapevolezza di governare un centro di ricerca di rilevanza nazionale ma e' convinta di gestire semplicemente un ente funzionale della Provincia. Il richiamo di Iannotta all'attenzione del "contesto" in cui opera (deve operare) l'istituto sia fondamentale. Anche in questo frangente sembra che per il governo dell'istituto il contesto si limiti a quello dei confini amministrativi della nostra provincia.
La risposta di Bruno non mi sembra soddisfacente.
Anche a me non soddisfa la risposta di Bruno. Nessuno e' in grado di fornire qualche dettaglio maggiore sulla vicenda?
Non e' piu' semplice chiedere al presidente?
Personalmente ero interessato alle ragioni "reali" di questa scelta, non tanto alla versione ufficiale (ben venga anche quella se qualcuno si prende la briga di inviare due righe al presidente ITC).
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