venerdì, maggio 26, 2006

Comparazione


© Metaphors

Oggi la bozza dello statuto sara' presentata all'Assemblea dei soci ITC. Un altro piccolo passo verso l'attuazione della legge 14/2005 che dovrebbe portare alla nascita della Fondazione Bruno Kessler (FBK).

Esprimere un giudizio sulla bozza dello statuto non e' facile. Talvolta l'analisi comparata puo' essere d'aiuto in questo compito. Suggeriamo quindi di prendere visione dello statuto dell'IIT, l'Istituto Italiano di Tecnologia (il testo e' disponibile qui).

Il confronto si presta a numerose osservazioni ci limitiamo qui ad una soltanto: la struttura organizzativa. Nel caso dell'IIT la guida dell'istituto e' affidata al Direttore scientifico:

Il Direttore scientifico e' prescelto dal Consiglio tra persone con alta qualificazione. E' responsabile dell'attuazione delle strategie e delle delibere del Comitato esecutivo, del coordinamento e del funzionamento delle strutture scientifiche, amministrative e di supporto e dell'esecuzione dei programmi scientifici della Fondazione.

La FBK invece introduce la figura del Segretario generale:

Il Segretario generale cura il funzionamento della Fondazione e l'attuazione degli indirizzi e degli obbiettivi riguardanti l'amministrazione stabiliti dal Consiglio di amministrazione.
Il Segretario generale ha facolta' di partecipare, senza diritto di voto salvo quanto disposto dall'articolo 17, alle sedute degli organi collegiali della Fondazione.

Il nuovo statuto sembra quindi porsi in perfetta continuita' con il passato: la funzione amministrativa autonoma e indipendente dagli obiettivi e le funzioni della ricerca. Non sembra esservi stata alcuna riflessione sull'esperienza maturata in ITC.

Il modello proposto da IIT e' quello adottato da tutti gli istituti di ricerca del mondo e si basa su un assunto molto semplice: non e' sostenibile il concetto di responsabilita' dell'attuazione dei programmi scientifici se disgiunto dal coordinamento anche delle strutture amministrative.

In Trentino evidentemente l'autonomia amministrativa e' un principio inviolabile.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

La bozza dello statuto sembra essere uno specchio fedele del presente (o del passato). L'unico passo avanti e' che il ruolo giocato "impropriamente" dal direttore amministrativo in passato ora viene istituzionalizzato. Quindi mentre prima c'era il margine di contestare un abuso del ruolo in futuro non rimarra' neanche questa possibilita'. La direzione esecutiva sara' quindi assegnata ad un burocrate di nomina politica.

Anonimo ha detto...

C'e' un altro effetto nefasto legato alla figura del Segretario generale: non si trovera' nessuna figura di alto profilo scientifico disposta ad assumere il ruolo di direttore di uno dei centri della fondazione. L'obiettivo della eccellenza scientifica e' gia' compromesso. La formulazione dello statuto nega quindi gli stessi suoi criteri guida.

Anonimo ha detto...

Osservazione polemica. Fin che la guida della fondazione e' assegnata ad un amministrativo i politici locali possono "piazzare" le loro persone. Qualora si trattasse di persone di alto profilo scientifico non potrebbero attingere al loro bacino clientelare.

Anonimo ha detto...

La politica della ricerca promossa dalla Provincia ha portato negli ultimi anni a creare nuovi centri di ricerca (CreateNet, Graphitech, Centro Mente Cervello, ...). In tutti questi casi il direttore scientifico ha responsabilita' piena del centro. Perche' per la FBK non puo' essere lo stesso? Se si perde questa preziosa opportunita' offerta dal passaggio da ente funzionale a fondazione sara' difficile in futuro radrizzare una cosa nata storta.

Anonimo ha detto...

E' vero che potrebbe non essere semplice nominare un Direttore scientifico che spazi dalle scienze religiose alla microelettronica, dall'information technology alla storia italo-germanica. Tuttavia sembra ancora piu' bizzarra l'idea di risolvere il problema nominando un amministrativo.

Anonimo ha detto...

Vorrei portare l'attenzione sul dettaglio "pernicioso" dell'articolo 18 comma 3 del nuovo statuto, quello che ammette il segretario generale alle sedute collegiali. Possibile che nessuno si renda conto del mostro che stanno generando? Avremo una fondazione in cui la componente amministrativa e' rappresentata in CdA (seppure senza voto) mentre non lo saranno le direzioni scientifiche. Basterebbe questo per gridare allo scandalo. Ma abbiamo pagato un consulente per generare questo abominio?

Anonimo ha detto...

Perche' ora siete cosi' critici sullo statuto mentre nulla di tutto cio' e' emerso nel dibattito interno e nelle osservazioni inviate al presidente?

Anonimo ha detto...

Il dibattito sulla riforma e' ripreso non solo su questo blog ma anche sulla stampa locale che negli ultimi mesi non aveva piu' dedicato attenzione alla vicenda.
Vi segnalo alcuni articoli apparsi sul Corriere del Trentino e dell'Adige:
http://intranet.provincia.tn.it/icons/IMAGE/2006/05/146032_1.TIF
http://intranet.provincia.tn.it/icons/IMAGE/2006/05/146031_1.TIF
http://intranet.provincia.tn.it/icons/IMAGE/2006/05/146031_2.TIF
http://intranet.provincia.tn.it/icons/IMAGE/2006/05/146019_1.TIF
(riferimenti disponibili purtroppo solo all'interno della intranet PAT)