martedì, settembre 20, 2005

Programmazione


© AntonOlsen

L'assessore ha voluto introdurre un principio di razionalita' nella gestione dei fondi per la ricerca subordinando il finanziamento dei progetti alla formulazione di una programmazione pluriennale. Principio condivisibile.

Il programma pluriennale della ricerca deve essere formulato dall'assessore competente (art.18, comma 1, L.P. 14 del 2005). A distanza di quasi due anni tale programma non e' ancora disponibile nonostante fosse uno strumento gia' previsto dalla L.P. 4 del 1996.

I finanziamenti dei progetti di ricerca sono quindi congelati a data da destinarsi, ovvero fino alla approvazione del programma pluriennale della ricerca.

Non e' stato definito nessun termine entro il quale sara' deliberato il programma pluriennale della ricerca. La legge recentemente approvata sancisce comunque che tale piano decade con il termine della legislatura.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Naturalmente la legge nulla dice sull'ipotesi in cui l'assessore non predisponga il programma pluriennale.

Anonimo ha detto...

Se ogni legislatura richiede una latenza di piu' di due anni per arrivare a formulare il programma pluriennale si prospetta un futuro costantemente in balia di una volonta' politica incapace di formulare le proprie direttive con i tempi della competizione internazionale.

Anonimo ha detto...

C'e' da scongiurare l'ipotesi di crisi di governo altrimenti la programmazione potrebbe essere compromessa prima ancora di vedere la luce.

Anonimo ha detto...

Vorrei ricordare che non solo il finanziamento dei progetti e' soggetto alla programmazione pluriennale ma anche l'attivita' della fondazione stessa deve essere "conforme". La fondazione potrebbe entrare in stallo prima ancora di iniziare ad operare...

Anonimo ha detto...

Ma non erano stati istituiti dei tavoli per elaborare i contenuti della programmazione? Mi ricordo che lo stesso Bondi aveva sollevato una polemica per esserne stato escluso. Esiste qualche bozza di lavoro sull'attivita' avviata a questi tavoli o e' tutto affidato alla tradizione orale?

Anonimo ha detto...

Grazie alla trattazione orale sono giunti sino a noi i Vangeli di Marco, Matteo, Luca e Giovanni.
Si attende ora quello di Gianluca anche se solo fra qualche anno passeranno dalla forma orale a quella scritta.