mercoledì, agosto 01, 2007
Headhunting
© uhduhmoblog
Il "bootstrapping" di una fondazione di ricerca non e' un processo semplice. Talora puo' diventare ancora piu' ostico se non si segue una corretta prassi. Lo statuto della Fondazione Kessler prevede un Consiglio di Amministrazione, un Presidente, un'Assemblea dei Soci, un Comitato scientifico ed un Segretario Generale. Una "best-practice" suggerirebbe di assegnare prima questi ruoli e poi procedere.
A distanza di cinque mesi dall'avvio ufficiale della Fondazione Kessler la figura del Segretario Generale risulta ancora vacante.
Nella Fondazione Kessler non mancano certo le persone che si adoperano per portare a regime questa nuova organizzazione ma questo modello partecipato non permette di individuare la responsabilita' di alcune scelte che dovrebbero essere riconducibili al Segretario Generale.
La questione e' importante perche' mentre lo Statuto della Fondazione Kessler attribuisce un ruolo amministrativo al segretario Generale, nel processo di riorganizzazione in corso il CdA ha avanzato l'ipotesi che abbia competenze anche sul piano scientifico.
Non resta che aspettare la nomina del Segretario Generale per poter sciogliere questa riserva.
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10 commenti:
A me ha sempre lasciato un po' perplesso che la Fondazione, a meno del Comitato Scientifico, non avesse alcuna figura/ruolo espressamente di profilo scientifico. Per una Fondazione di ricerca e' ben strano che non vi sia alcun direttore scientifico. In linea invece con la cultura autonomista non manca la figura amministrativa (il segretario generale). Il grave e' che questo e' finito nel DNA della Fondazione, e ce lo porteremo dietro a lungo. E' bene ricordare che nonostante la riorganizzazione scientifica sia stata affidata a due "ricercatori", tale delega e' stata affidata in via eccezionale e non come assegnamento di un ruolo previsto dalla Fondazione.
Siamo reduci da una esperienza devastante, quella dell'ITC, nella quale un direttore amministrativo ha agito anche in qualita' di direttore scientifico. Forse anche solo per questo motivo nessun ricercatore rimpiange il passato.
Ma per la stessa ragione dovrebbe essere chiara la perplessita' e l'attesa per verificare il reale ruolo affidato al segretario generale (soprattutto quando vi e' gia' un direttore amministrativo (i.e. Silvestri). Esiste un reale rischio che si replichi lo stesso schema dell'ITC di una figura amministrativa alla guida anche della ricerca.
Nutro lo stesso timore di Andrea: perche' nessuno ha il coraggio di parlare di "direttore scientifico" ed invece si lanciano neologismi barbarici quali "building team"?
Questa della "Fondazione di Ricerca" priva di un "Direttore Scientifico" mi piace.
eila', anonimo! Dimmi cosa ti ha fatto fare di scientifico Tonini???
L'erogazione e la redistribuzione dei fondi istituzionali dell'ITC e' sempre stata orientata (o vincolata) dall'approvazione di Tonini che in questo modo esprimeva un giudizio di merito sull'attivita' scientifica. L'utilizzo del vincolo "amministrativo/giuridico" a certe spese e' sempre stato usato in modo proditorio dal nostro ex-direttore amministrativo (con la condiscendenza dei direttori IRST e di tutto il CdA ITC).
Scusate se vado fuori argomento.
Frequentando questo blog trovo sempre ed esclusivamente riferimenti alla Fondazione Kessler ma mi risulta che la legge 14/2005 preveda due Fondazioni.
Che ne e' della Fondazione Mach? Tutto procede al meglio e dunque il problema non e' della legge ma dell'ITC/FBK? Oppure i ricercatori di s.Michele sono meno inclini a frequentare la rete?
Michela, la situazione delle due fondazioni e' piuttosto diversa. La Fondazione Mach e' stata costituita davanti al notaio appena una decina di giorni fa. Credo che presto i nodi inizieranno a venire al pettine anche per IASMA e Fondazione Mach.
Segnalo che sull'Adige di oggi a pagina 17, all'interno di un articolo sull'edilizia FBK, si parla del futuro di Create-Net. Si parla di un accordo in convenzione sul modello dell'ECT*.
L'Adige di oggi accredita ancora Mario Zen come direttore (di cosa se l'IRST non esiste piu'?). Ma non era stato esautorato dall'ultimo editto del CdA? Ma allora ce l'abbiamo ancora un direttore o no? Non che faccia molta differenza.....
Michela, i nodi al pettine a S. Michele sono venuti. Eccome se son venuti. I criteri di stabilizzazione sono stati adottati in modalità del tutto non trasparente. E' stato dato il ben servito a personale precario con anni ed anni di esperienza e magari stabilizzato, al contrario, personale con curriculum molto meno lungo e ricco. Inoltri, in molti casi, i contratti proposti sono stati quelli di base e non prendono minimamente in considerazione esperienza, autonomia e responsabilità maturate nel corso degli anni di precariato precedenti. Alla faccia della "contrattazione ad personam" che avevano preannunciato! Qui il motto è: prendere o lasciare!
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