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Francesca Pasinelli, direttore scientifico della Fondazione Telethon, e` delegata del Consiglio di Ammininistrazione della Fondazione Bruno Kessler per l'impostazione del sistema di valutazione della ricerca.
Oggi, giovedi 12 luglio, la Dr. Pasinelli terra' un seminario in IRST dal titolo "Valutare la ricerca per deciderne il finanziamento:
l'esperienza di Telethon in Italia". Obiettivo dell'intervento e' illustrare il modello utilizzato nella Fondazione Telethon, e discuterlo con i ricercatori della Fondazione Kessler.
FBK, via Sommarive 18, sala conferenze, ore 11:00am.
18 commenti:
Un piccolo raggio di sole.
Interessante l'enfasi, ripetuta piu' volte durante l'intervento, sull'eccellenza a livello internazionale.
Secondo me andrebbe approfondito meglio il modello di finanziamento del TIGEM, che e' l'unico degli istituti "interni" che Telethon finanzia completamente (costi strutturali, stipendi dei ricercatori, costi dei programmi di ricerca). Come ha piu' volte sottolineato Pasinelli e' l'istituto Telethon che piu' di avvicina a FBK.
Altro punto da approfondire e', secondo me, se nel modello TIGEM ci sia differenza fra valutazione della ricerca e dei ricercatori.
Sarebbe anche interessante fare un calcolo degli indici bibliometrici della ricerca ITC nel recente passato.
Non sorprende l'enfasi sull'eccellenza internazionale se una persona pensa di essere chiamata a governare un centro di ricerca.
Resta il dubbio che la Pasinelli non sia in contatto con i suoi stakeholders. Fin dalla discussione in Consiglio Provinciale (vedi Casagranda) ai tempi del disegno do legge era emersa con forza l'indicazione che la "mission" della ricerca fosse assegnata all'universita' e alla Fondazione competesse il trasferimento tecnologico. Lo stesso Bassi non ha mai fattomistero di non credere alla Fondazione come centro di ricerca di eccellenza (in pieno conflitto di interessi).
La domanda aperta e' quindi la seguente: la Pasinelli parla a titolo personale o in rappresentanza dei suoi stakeholders?
Io propendo per la prima ipotesi.
Come la mettiamo con l'eccellenza scientifica e il progetto di "Valutazione delle politiche pubbliche"?
(che tra l'atro e' passato da "progetto" a "istituto")
Il progetto di "Valutazione delle politiche pubbliche" e' chiaramente un servizietto di Zanotti a Dellai.
Da quel che ho capito io, l'intervento della Pasinelli era rivolto alla valutazione dell'IRST (l'unica realta' in qualche modo paragonabile a quella di Telethon) non a quella delle altre attivita' della FBK.
Ma esiste ancora l'IRST?
Perche' la valutazione dovrebbe riguardare solo l'IRST? Il problema e' legare finanziamento a valutazione. A questo proposito su quali basi la Fondazione Kessler finanzia Create-Net? Si', perche' se a qualcuno e' sfuggito, ora Create-Net pur mantenendo ragione sociale autonoma e' sul conto spese della Fondazione. Domani, venerdi 13 luglio, nella seduta del CdA della Fondazione Kessler la Pasinelli sara' chiamata a ratificare il finanziamento a Create-Net. Pensate richiedera' un peer review come quelli da lei adottati per TIGEM?
Ho parlato di IRST ma mi riferivo in generale alla ricerca scientifica e tecnologica. E' vero che avevo dimenticato la questione Create.Net, che invece e' una ulteriore complicazione nella gia' intricata situazione della FBK.
Spero anch'io che dopo l'incontro di ieri si possano avere notizie piu' precise sulla valutazione del TIGEM. Anche se immagino ci avesse gia' pensato, ho mandato comunque una email a Bruno Caprile. Sulla questione di cosa venga valutato, dai discorsi fatti ieri mi pare probabile che si valutino i progetti e non i singoli ricercatori (anche per una questione di costi).
La questione degli indici bibliometrici.
La questione degli indici bibliometrici e' fondamentale in un'ottica di valutazione ma mi pare che i vertici IRST l'abbiano sempre trascurata (come molte altre questioni legate alla valutazione, vedi ad esempio la non partecipazione alla valutazione nazionale della ricerca fatta dal CIVR).
Per approfondimenti sul TIGEM si puo' vedere qui.
Rispetto a IRST abbiamo dimensioni molto piu' piccole.
Il TIGEM ha una quindicina di ricercatori di staff, ognuno con un gruppo di una decina fra postdoc, phd e tecnici.
Vengono valutate ed eventualmente finanziate le proposte di progetto (triennali) di ogni singolo ricercatore.
Quindi, se capisco bene, al TIGEM gli unici "stabili" sono i capi progetto.
La strutturazione del personale di TIGEM e' la stessa degli altri istituti di ricerca che si rispettino: poche figure senior che garantiscano indirizzo e continuita' alla ricerca e persone giovani brillanti e motivate.
Esattamente il contrario di quanto il presidente ha affermato recentemente dove si indicava la proporzione inversa: 70% stabili e 30% "precari" (non e' corretto chiamarli cosi' ma ci siamo capiti).
E' una follia concepire un istituto capace di mettere in moto una quantita' di giovani solo per una piccola porzione del proprio personale. Un strutturazione di questo tipo e' destinata a produrre istituti con personale "anziano". La Fondazione Kessler corre questo rischio.
Confrontando il comunicato emesso dopo il CdA di venerdi' scorso con quello emesso il 9 luglio (in cui si annunciavano gli argomenti all'ordine del giorno), si notano silenzi su alcuni punti importanti: nessun dettaglio sulla definizione dell'Accordo di Programma con la Provincia autonoma di Trento, sulla convenzione con Create-Net e sul costituendo Istituto per lo Studio e la Valutazione delle Politiche Pubbliche. Sul logo si dice solo che e' stato dato il via libera alla fase esecutiva del marchio e della comunicazione di FBK nei termini proposti dal Gruppo di LogoLab ma sul sito non mi pare di aver visto niente sulla proposta avanzata e approvata. Sul lavoro del building team mi sono scaricato i documenti disponibili sul sito e adesso me li leggo.
Qualcuno sa a cosa si riferisce la breve apparsa a pagina 17 del Trentino di sabato scorso dal titolo "Fondazione Kessler. Accordo tra ricercatori"?
Mi rispondo da solo. Si tratta del riassunto della velina di venerdi' sull'incontro del consiglio scientifico con i centri umanistici, ISIG e ISR.
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