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Durante weekend e l'inizio di questa settimana i quotidiani locali hanno dato molto risalto alla polemica tra l'assessore Salvatori e il consigliere Bondi sui criteri di nomina dei dirigenti della Fondazione Kessler. E' corretto parlare di polemica perche' dalla questione di merito si e' passati alla questione di forma, ovvero i toni che hanno contraddistinto la formulazione della posizione di entrambe le parti.
I quotidiani naturalmente hanno dato spazio solo alla polemica. Rimandiamo quindi alla fonte chi fosse interessato a farsi una opinione informata: l'interrogazione n.1233/XIII avente per oggetto "Sull'assetto organizzativo e sui criteri di nomina delle figure dirigenziali della Fondazione Bruno Kessler". Il testo della domanda a cura di M.Bondi del 6 febbraio 2007 (pdf) e il testo della risposta a cura di G.Salvatori del 16 agosto 2007 (pdf).
Da parte nostra non vorremmo entrare nel merito se le nomine dei dirigenti della Fondazione Kessler siano o meno state clientelari. La domanda cui vorremmo trovare risposta e' secondo quali criteri verra' valutata l'attivita' di governo della Fondazione Kessler. Forse con un eccesso di pragmatismo saremmo portati a pensare che se i risultati sono di successo poco importa con quali mezzi essi siano stati realizzati.
Valutiamo poco concludente stabilire se le assunzioni siano state clientelari. Dal nostro punto di vista sarebbe maggiormente fruttuoso stabilire quali criteri ci permetterano di valutare se il governo della Fondazione Kessler sia stato di successo. Temiamo che anche su questo punto non vi sia all'interno del Consiglio Provinciale una visione condivisa.
Prepariamoci fin d'ora alla prossima polemica quando in occasione della prossima scadenza elettorale (e della carica di presidente di FBK) si confronteranno valutazioni diametralmente opposte sull'operato e sui risultati della Fondazione Kessler.