lunedì, maggio 28, 2007

Science Common


© Thesparine

Tutto inizia il 18 maggio con un articolo [pdf] dell'Associazione Software Libero che segnala come il Centro Microsoft di Trento, il CoSBi, non distribuisca in open source il risultato delle proprie ricerche, nello specifico due strumenti software BetaWB e Cyto-Sim. Il problema si pone in quanto da una parte vi e' un finanziamento per la maggior parte pubblico e dall'altra un soggetto privato.

Il problema della proprieta' intellettuale e del suo sfruttamento economico e' ben noto all'Universita' che pochi giorni dopo il 23 maggio 2007 organizzava un incontro sul tema "Il valore dell'informazione brevettuale per la ricerca e l'innovazione". L'evento seguiva un'analoga iniziativa dell'Agenzia dello sviluppo "Il brevetto come scelta vincente per il ricercatore".

Ma come proteggere l'"invenzione" software in un panorama come quello europeo che sta ancora dibattendo se il brevetto sia lo strumento idoneo per promuovere l'innovazione? L'atteggiamento prudenziale di non distribuire in open source i risultati della ricerca del CoSBi protegge maggiormente l'Universita' o una multinazionale americana dove il brevetto software e' riconosciuto?

Il forte investimento pubblico in Trentino nell'area dell'Information Technology richiederebbe un confronto maggiormente vivace. Il legame tra ricerca ed innovazione non puo' prescindere dai modelli di protezione e condivisione della conoscenza. Il capitale umano e il capitale sociale, per restare in tema con il Festival dell'Economia, dipende anche da queste politiche sulla proprieta' intellettuale.

Spiace che nella replica del 26 maggio 2007 affidata al quotidiano l'Adige [pdf] il direttore del Cosbi si sia difeso dicendo che il software e' distribuito gratuitamente. Se il mondo della ricerca deve abilitare l'e-Society e' bene non alimentare maliziosamente l'equivoco che "gratuito" implichi "open source" o viceversa.

lunedì, maggio 14, 2007

In ascolto


© Hartless1

Oggi Bruno Caprile (curriculum) e' stato eletto dal personale della Fondazione Kessler membro del CdA raccogliendo poco piu' della meta' delle preferenze, 113/211. Hanno votato 212 su 376 aventi diritto.

L'attivita' di Bruno Caprile potra' essere seguita sul blog "in ascolto" da lui curato all'indirizzo brunocaprile.wordpress.com.

giovedì, maggio 10, 2007

VTR


© Troutcolor

Da quando l'ITC e' diventato FBK e' sempre piu' difficile accedere alle informazioni. Se prima i verbali delle sedute del CdA venivano resi pubblici dopo molti mesi, con FBK non e' piu' disponibile alcun documento ufficiale che permetta di capire come opera il suo CdA.

Ancora una volta quindi non resta che affidarsi alle voci di corridoio. Pare che nell'ultima seduta del CdA della FBK il rettore Davide Bassi abbia sollevato la polemica della mancata valutazione dell'IRST da parte del CIVR (quello nazionale).

A differenza dell'IRST, lo IASMA era stato valutato ottenendo un risultato lusinghiero (il rapporto di valutazione e' disponibile qui).

Non sappiamo che risposte abbia ottenuto il rettore. In quel periodo il presidente Andrea Zanotti era membro del CdA dell'ITC e Mario Zen era gia' direttore dell'IRST. Loro percio' sono persone informate sui fatti.

Anche a noi farebbe piacere conoscere la risposta.

(VTR: Valutazione Triennale della Ricerca)

mercoledì, maggio 09, 2007

Termometro


© Naps

Ieri alla Fondazione Bruno Kessler si e' tenuto un breve incontro in cui si sono presentati i candidati per l'elezione del rappresentante del personale nel consiglio di amministrazione della Fondazione. I candidati sono due: Salvatore Iannotta e Bruno Caprile.

Dei 473 aventi diritto al voto solo una quindicina di persone si sono presentate all'appuntamento. Il 3% di chi attivamente lavora nella Fondazione.

E' possibile che il personale non si riconosca in nessuno dei due candidati oppure che non abbia fiducia nel CdA quale organo di governo. E' un segnale preoccupante dello scollamento tra chi lavora nella ricerca e chi pensa di governarla.

La situazione non e' sostenibile.

lunedì, maggio 07, 2007

Scadenze


© Gael

Oggi 7 maggio scade il termine per la presentazione delle proposte di progetti per un bando curato dalla PAT. I ricercatori hanno avuto 30 giorni per costituire un consorzio, elaborare un piano di ricerca, definire un budget e formulare una proposta. Chi non e' riuscito a terminare il proprio lavoro entro oggi e' fuori dal gioco.

Questa e' la quotidianita' per i ricercatori. Il 25 aprile scadeva il bando dell'European Research Council. Domani 8 maggio scade la I call IST del FP-VII. Stessa storia: chi non rispetta la scadenza e' escluso. Nessuna deroga di nessun tipo.

Esiste un termine per la riorganizzazione della ricerca nella Fondazione Bruno Kessler? Il CdA si e' dato un termine entro il quale intende dare una struttura all'attivita' di ricerca? Cosa accade se tale termine non viene rispettato?

Lo scorso mese era stato annunciato che nella seduta del 16 aprile il CdA avrebbe preso una decisione in merito. Fallito questo termine la decisione e' stata rinviata alla seduta del 15 maggio.

martedì, maggio 01, 2007

Consiglio Scientifico


© Livin4lax09

La Fondazione Bruno Kessler ha nominato il proprio consiglio scientifico:
Se la composizione del consiglio scientifico appare omogenea per l'alto profilo professionale di tutti i suoi membri, meno convincente e' la sua rappresentativita' rispetto alle aree disciplinari della Fondazione.

Piu' di meta' del consiglio rappresenta discipline non scientifiche a fronte di una netta prevalenza di ricercatori e di finanziamenti nelle aree tecnologiche. La componente di ricerca dedicata all'information technology (tre divisioni su cinque dell'IRST) e' quasi interamente non rappresentata.

I ricercatori non comprendono la logica di tale scelta.