Anniversario

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Domani e' il 30 aprile 2005. Un anno fa, l'assessore competente presentava il disegno di legge n.51/XIII sul riordino del sistema provinciale della ricerca e dell'innovazione.

Il fatto piu' rilevante e' che a distanza di un anno il disegno di legge sia sostanzialmente invariato. Lo potete consultare oggi, come un anno fa, sul sito della Provincia (testo disegno di legge, testo relazione tecnica).

Malizia

© Tangenteer

Guardiamo ai due uomini che il presidente della Provincia ha scelto per guidare il rinnovamento del sistema della ricerca in Trentino.

Da una parte l'assessore competente ribadisce che la linea, non negoziabile, della Provincia e' di trasformare in fondazioni i principali enti di ricerca pubblici entro l'estate.

Dall'altra parte il presidente dell'ITC, recentemente designato alla guida dell'istituto, costituisce una commissione per riscrivere lo statuto dell'ITC (avete letto bene).

Abbiamo troppa considerazione dell'intelligenza di entrambi per scivolare in conclusioni poco lusinghiere. Nello stesso tempo non siamo cosi' ingenui da non cogliere la malizia di alcuni espedienti di basso profilo.

Questo modo di operare si traduce in una offesa all'intelligenza dei ricercatori.

Rappresentanza

© Cyberspacio

(Riceviamo e volentieri pubblichiamo)

Esiste un disagio diffuso da parte dei ricercatori per la sensazione di essere estromessi dal processo di elaborazione della riforma che li riguarda direttamente. Eppure in questo processo che si protrae da parecchi mesi la ricerca ha partecipato come interlocutore accreditato. Il presidente dell'ITC, per esempio, ha avuto modo di presentare la posizione dei ricercatori in sede di commissione, in sede pubblica, in incontri con l'assessore competente. Lo stesso assessore non comprende un atteggiamento ostile da parte dei ricercatori nonostante il loro accreditamento in veste istituzionale.

Forse e' proprio nella rappresentanza "istituzionale" che i ricercatori non si riconoscono o non si considerano rappresentati. Questo non dovrebbe sorprendere. Il presidente ITC e' espressione del governo provinciale, ed infatti il ruolo del presidente e' proprio quello di rappresentare la volonta' politica nella guida dell'istituto.

"ho osservato un positivo mutamento di clima verificatosi
in questi ultimi mesi riguardo alla proposta di riforma"

Cosi si e' espresso il presidente dell'ITC in occasione della Conferenza di Informazione sul Sistema della Ricerca in Trentino organizzata dal Consiglio Provinciale il 21 febbraio 2005.

I ricercatori non erano stati invitati e quindi non hanno potuto smentire. Lo facciamo ora.

Valutazione

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Il problema di definire delle politiche di innovazione e' comune a tutti i paesi europei. La complessita' e' legata anche alla difficolta' di valutarne l'efficacia. Nel dibattito tra ipotesi alternative di politiche di innovazione, il discrimine dovrebbe essere appunto la loro efficacia.

Il dibattito sulla riforma del sistema della ricerca ha fino ad ora ignorato questo aspetto. Nessun documento o nessuna presentazione pubblica ha chiarito in che modo valutare l'efficacia della riforma.

Su Lavoce.info e' stato pubblicato recentemente un interessante intervento di Francesco Daveri:

[...] negli ultimi due anni molti paesi hanno intrapreso iniziative sistematiche di valutazione dell'efficacia delle loro politiche di incentivo della ricerca scientifica e dell'innovazione.
L'Italia non e' tra questi.
[...]
Alcuni paesi hanno addirittura introdotto per legge l'obbligo di valutare le politiche innovative.
[...]
In alcuni casi, i risultati della valutazione sono gia' diventati ingredienti per la preparazione dei programmi degli anni successivi.

Puoi leggere l'articolo in forma integrale qui.

Triplet

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Ricerca, innovazione, sviluppo. La sfida imposta dalla globalizzazione sembra ruotare intorno a questi tre temi. Il problema aperto e' come declinare ciascuno di essi in modo operativo ed efficace.

Ricerca, innovazione, sviluppo. Tre ambiti. Tre ruoli. Quali soggetti? Centri di ricerca e Agenzia per lo Sviluppo interpretano rispettivamente le sfide della ricerca e dello sviluppo.

La mancanza di un soggetto specifico dedicato all'ambito
dell'innovazione ha impedito di colmare il divario tra ricerca e
sviluppo. La proposta di riforma del sistema della ricerca sembra
voler ridefinire gli ambiti di competenza. I centri di ricerca sono
chiamati a diventare i soggetti che devono guidare l'innovazione.

Lo strumento della fondazione potrebbe essere la scelta vincente per costituire un soggetto in grado di interpretare le sfide dell'innovazione. Tre soggetti per tre sfide.

La proposta di riforma del sistema ricerca sembra invece operare uno slittamento dei centri di ricerca a soggetti dell'innovazione. Il
bilancio complessivo potrebbe quindi essere nullo: cio' che si guadagna sul fronte innovazione verrebbe perso sul fronte ricerca.

Garanzie e autonomia

© Ross Mayfield

E' recente la polemica sull'incarico a Tiziano Treu per una consulenza sul contratto di lavoro per i futuribili dipendenti della Fondazione "Kessler". Ma la vera notizia non e' l'incarico ma cio' che tale incarico sottende.

L'obiettivo dichiarato e' definire ex-ante quale contratto di lavoro dovra' essere adottato dalla futuribile Fondazione "Kessler". Fondazione che trova motivo di essere nell'affrancare la ricerca dal "giogo" della politica e restituirle la necessaria autonomia.

Come coniugare la necessaria autonomia e indipendenza, anche giuridica, della fondazione con le necessarie garanzie sul futuro rapporto di lavoro? Come e' possibile che l'assessore competente possa garantire l'autonomia della fondazione e allo stesso tempo farsi garante del futuro contratto di lavoro?

Delle due l'una... per la contraddizion che nol consente.

Kickoff

© Caterina Fake

Uno spazio per alcune riflessioni trasparenti sulla ricerca scientifica e tecnologica in Trentino. Invia il tuo contributo a trasparenze@gmail.com.